Come tutti i bambini del mondo, anche i cinesini (ricchi) sono affascinati dall'ipad. E come tutte le mamme del mondo, le mamme cinesi (benestanti) sono preoccupate: la diabolica tavoletta farà bene o male ai ragazzini? "I tablet non dovrebbero diventare surrogati di baby sitter, anche se tengono i bambini occupati e quieti" consiglia China Daily alle mamme, "E anche se sviluppare presto competenze informatiche è un vantaggio, pone anche rischi potenziali".
E le mamme si spaventano, come la pechinese Zhang Huihui, mamma di un bambino di sei anni che la inquieta con la sua sicurezza nell'accendersi da solo il tablet e "spararsi" in continuazione sempre lo stesso cartone animato.
Zhang ha provato a distrarre il pargolo scaricandogli app educative, ma il ragazzino le ha snobbate e ha continuato imperterrito a drogarsi col suo cartone animato preferito, ponendo problemi difficili in casa Huihui: "Ho pensato di non permettergli più di usare l'iPad, ma poi ho capito quanto è importante per lui. Anche a suo padre piace giocarci" dice la signora. Alla fine, la mamma ha approfittato di un problemino all'occhio (una infezione che nulla c'entra con l'ipad) per togliere definitivamente il device al figlio, che si stava isolando dai compagni e passava davvero troppo tempo attaccato alla tavoletta.
Tong lei, un dirigente dell'ufficio acquisti e mamma di una bimba di tre anni, ha comperato un tablet alla sua bambina di tre anni, e glielo lascia usare un quarto d'ora al giorno, visto che è preoccupata per la vista della bambina (il timore di guai alla vista sembra angosciare molto le mamme cinesi, anche se non ci sono evidenze scientifiche del fatto che l'iPad possa dare problemi agli occhi) e anche del fatto che la postura che la figlia prende giocando col tablet possa stortarle la schiena.
Più rilassata Fan Yifeng, insegnante nella città di Dalian, che ha una bambina di nove anni e ha comperato il primo tablet tre anni fa, un iPad che deve essere piaciuto molto in famiglia, visto che adesso in casa ci sono anche tavolette Windows e Android.
"Mia figlia è carica di compiti scolastici, quindi mi fa piacere che possa divertirsi un po' con l'iPad" dice la signora Fan (e in effetti è noto che le scuole cinesi ci vanno pesanti coi compiti a casa). "Anch'io scarico app per me, e chiedo alle amiche quali sono le migliori in circolazione" confessa al giornalista che la intervista.
Alla fine, come in ogni giornale che si rispetti, il quotidiano cinese fa entrare in scena l'esperto, nella fattispecie il dottor Zhou Zhe, oftalmologo all'ospedale Tongren di Pechino, che sentenzia: "i bambini hanno bulbi oculari piccoli e devono sforzare i muscoli oculomotori per seguire quello che accade sullo schermo" dice, e rincara la dose: "Sessioni prolungate su schermi con testi animati, immagini e sfondi incrementano il rischio di miopia e altri problemi di vista, e la postura sedentaria peggiora le cose" conclude. Per lasciare spazio allo scontato finale buonista, affidato allo psicologo pechinese Pang Yu, che esorta le mamme più che i papà cinesi a stare con i loro bambini: "I genitori sono per i figli, e non ci sono sostituti" sentenzia. Tutto il mondo è paese, che si tratti di giornali, di tavolette, di psicologi il copione è sempre quello: i bambini sono innamorati dei tablet, le mamme si preoccupano, gli psicologi sentenziano e i giornali vendono qualche copia in più.
E pure noi di Pennyebook cerchiamo di tirar su qualche centesimo di pubblicità lucrando sulle ansie delle mamme cinesi, e vi proponiamo una galleria di tablet Android per bambini, studiati apposta per loro, che consentono ai genitori di stabilire quando e per quanto tempo si possono usare, che giochi ci si possono fare e che fanno pure la spia, rivelando a mamma e papà i progressi dei piccoli nei giochi elettronici e nelle app didattiche:
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