Lo scrittore e critico letterario Alessandro Bertante presenta Bookdetector, un importante portale di critica letteraria che nascerà a fine gennaio. Le firme sono alcune tra le voci più importanti del mondo letterario italiano: Giuseppe Genna, Massimo Gardella, Flavio Santi, Ida Bozzi, Barbara Di Gregorio, Andrea Gentile, Carmen Pellegrino, Alcide Pierantozzi, Mario De Santis e Alessandro Beretta. Il progetto sarà supportato dalla casa editrice Il Saggiatore di Luca Formenton, che si dice "convinto che il futuro dell'approfondimento culturale sia in luoghi della rete".
Bertante stesso sarà garante dell'iniziativa, nel senso che - dichiara in un'intervista ad Affari Italiani - "abbiamo un codice etico che impedisce ai recensori di scrivere a proposito di libri pubblicati dalla casa editrice con cui, eventualmente, pubblica o collabora lo stesso critico di turno. Lo dico una volta per tutte. Su Bookdetector recensioni troppo indulgenti o scambi di favore saranno vietati".
Insomma, l'autore di "La magnifica orda", appena passato dal Saggiatore alla scuderia Rizzoli sta mettendo in piedi un sito dalle premesse straordinarie, come straordinaria è la levatura del suo ideatore e dei suoi collaboratori.
Quello che ci dispiace è che Bertante stesso afferma che "Il nostro sguardo sarà a 360 gradi e riguarderà anche i titoli che escono direttamente in e-book. Ma non parleremo dei testi dei self-publisher, e ovviamente nemmeno di quelli pubblicati dagli editori a pagamento". Ecco, sapere che il faro del Saggiatore per scelta non illumerà gli autori Indie ci sembra un gran peccato.
Per due motivi: il primo, è che l'universo delle autoproduzioni è un oceano immenso composto in grandissima, anzi, in massima parte di fuffa. Ma in mezzo a migliaia e migliaia di titoli indegni ci sono anche pochi, pochissimi veri gioielli; le autoproduzioni non hanno nessun filtro delle case editrici, quindi per i lettori coraggiosi che vogliono assaggiarli è ancora più importante, anzi, vitale, poter contare su un parere autorevole ed equilibrato.
Il secondo motivo è più sottile, e riguarda il futuro stesso dell'editoria: io sono fermamente convinto che in futuro una forma importante di scouting delle case editrici sarà guardare con attenzione alle autoproduzioni che superano la difficilissima prova del mercato, e riescono a vendere bene solo con la forza del testo (e del social marketing dell'autore).
In tempi non sospetti avevamo scritto che Anna Premoli meritava attenzione e rispetto, che era inconcepibile che la grande editoria non si accorgesse di lei. E mesi dopo che ne avevamo parlato, dall'autopubblicazione di Narcissus è approdata direttamente a Newton Compton.
Update: abbiamo proposto a Bertante di mettere a sua disposizione la nostra esperienza sul self publlishing per aprire sul suo portale un posticino dedicato anche agli autori Indie, e la risposta è stata: "Ma certo. A una condizione: Che siamo distribuitoi anche da Amazon". Quindi controordine: il faro del Saggiatore illuminerà anche gli scrittori indipendenti.
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