Salvata, almeno per ora, la storica sede del Corriere in via Solferino, la scure di Scott Jovane si abbatte sulle riviste Rizzoli. Le poche che sopravviveranno, dicono le indiscrezioni della stampa, saranno progressivamente trasformate in portali commerciali.
In altre parole, traducendo il gergo anglo-bottegaio, significa che le riviste adottano la formula che usiamo anche noi di Pennyebook: l'affiliazione. Non banner pubblicitari, che rendono pochissimo, irritano i lettori e sono pesantemente intermediati da provider troppo potenti (google, tanto per non far nomi), ma inserzioni attentamente selezionate, che se ben fatte approfondiscono il contenuto degli articoli: per esempio, noi parliamo sostanzialmente di libri elettronici, e riteniamo che nessuno possa seccarsi se mettiamo il link ad Amazon dove questo libro si può comperare, e soprattutto dove si possono leggere le recensioni e i commenti degli utenti. Noi diciamo la nostra sul blog, chi il libro l'ha già letto dice la sua su Amazon, e l'informazione grazie a questo link ci guadagna. E ci guadagnamo anche noi, nel caso in cui qualcuno il libro se lo compra davvero (succede, di rado ma succede).
Ma la trasformazione delle riviste in portali ha imponenti implicazioni che cambieranno per sempre le riviste online. E non è detto che cambieranno in meglio.