I tablet Android e gli iPad sono oggetti meravigliosi per leggere ebook, ma sono decisamente inadeguati per scriverli. Ma adesso arriva un ondata di tablet da otto pollici, pratici e relativamente economici, con la potenza di un vero computer, su cui far girare qualsiasi programma Windows. Il che significa scrivere tranquillamente libri da centinaia di pagine, fare le copertine con programmi evoluti di grafica, codificare e testare gli ebook. In altre parole, per portare sempre con se un vero computer, potente e senza compromessi.
"Santo Cielo, riuscirò a scrivere su uno schermo così piccolo?" Ero molto in dubbio quando ho ordinato il mio primo tablet Windows 8.1, un Toshiba Encore. I tentativi di scrivere romanzi con l'iPad sono stati frustranti: è vero che il mio era un iPad prima edizione, ma i processori erano semplicemente inadeguati a reggere un semplice programma di videoscrittura con un romanzo da qualche centinaio di pagine. E anche a spezzettarlo in capitoli mi mancava sempre qualcosa, qualche funzione che ero abituato a usare sul mio pacchetto preferito (OpenOffice). Volevo un computer, dovevo arrangiarmi con un telefonino troppo cresciuto.
Le caratteristiche tecniche mi hanno convinto: sentivo la mancanza di processore, avrei avuto un quad core Intel Atom. Volevo memoria, avrei avuto 2 GB di ram, non un oceano ma insomma ci sta. Volevo praticità, e sarei stato sotto il mezzo chilo. Volevo Windows, averei avuto Windows.
Il problema era lo schermo: ottima per le esigenze di lettura e scrittura una risoluzione da 1280x800, ma il tutto in una diagonale da 8 pollici, che fanno 20 striminziti centimetri.
Alla prova dei fatti, la risposta è sì: si scrive perfettamente. Ma andiamo con ordine.
Primo impatto
Il primo contatto con il Toshiba, acquistato su Amazon, non è stato dei migliori. Ottima macchina, piacevole da tenere in mano, elegante. Ma con il foglietto di istruzioni in tedesco e due possibilità di installare il sistema operativo: tedesco o francese. Vista la mia inescusabile ignoranza nella lingua di Goethe, ho fatto la prima installazione con quella di Voltaire. Per fortuna, una volta installato Windows si può passare all'italiano (o a qualunque altra lingua), scaricando i language pack, operazione facile ma mortalmente lunga con il mio modesto wifi casalingo (qui le istruzioni per farlo). Da quel momento il palmare parla italiano, anche se gli è rimasto il vezzo di salutarmi con un Bienvenue quando lo accendo.
Per chi non ha mai usato windows 8, l'impressione è quello di un palmare double-face: davanti tablet, didietro pc. Nel senso che una volta acceso, appare un'interfaccia decisamente da palmare, da dove usare le App, prima tra tutte, per le nostre esigenze di scrittori, Amazon Kindle, che esteticamente è esattamente lo stesso Kindle a cui siamo abituati sui tablet Android e gli iPad. Dietro computer, nel senso che cliccando sull'icona del desktop abbiamo esattamente lo stesso ambiente che abbiamo sul pc di casa, con tutti i programmi windows che desideriamo installare.
Separati in casa
Il matrimonio tra tablet e computer non pare riuscito un granché bene. C'è una certa ambiguità tra app e programmi, che talvolta complicano l'esistenza. In linea di principio, una app si prende tutto lo schermo, come quelle di iPad e Android, un programma invece gira nella sua brava finestra sul desktop. E allora perché diavolo Chrome parte come se fosse una app, prendendosi tutto lo schermo? Il che non è comodo, obbliga a lavorare in un modo diverso da come si farebbe sul computer, e non si riescono per esempio a trascinare sul desktop i file scaricati. Le app si scaricano dallo store online Microsoft, e i programmi anche. Ma i programmi si possono anche scaricare dalla rete, come si è sempre fatto. Le app no.
Insomma, una differenza artificiosa, quella tra app e programmi, che crea più problemi di quelli che risolve, e costringe a salterellare avanti e indietro tra desktop e interfaccia tablet. Per esempio (a meno di trucchi che ancora non ho scoperto), per fare una foto da postare su facebook, roba banale, bisogna andare sul lato tablet, fotografare, tornare sul lato desktop, aprire facebook e postarla. Sicuramente ci sarà un tool che fa manovrare la fotocamera dall'ambiente desktop, ma perché proporre al povero utente novizio un simile entra-e-esci totalmente inutile e fastidioso?
Comunque è difficile che qualcuno comperi un tablet Windows per farci girare le app, che sono poche e non sempre di buona qualità: per esempio, l'ape più stellata che abbiamo trovato per leggere ebook fa semplicemente schifo.
Usare windiws a ditate
Windows è pensato per i computer, non per i palmari. E si vede, accidenti se si vede. Su uno schermo cosí piccino, sarebbe maledettamente utile poter zoomare aprendo le dita, come facciamo da sempre con Android e iOs. Invece nisba, le ditate zoomano dove non serve, per esempio nella schermata home, e non dove sarebbe gradito, per esempio in una pagina web aperta con Chrome, come quella che sto usando per scrivere questo post e devo usare la farraginosissima funzione del menu del browser. La scarsa coerenza l'interfaccia tra applicazioni è la cosa più fastidiosa di Windows 8,1 su un palmare, non sai mai se una funzione banale come lo zoom a ditate funzionerà o no con il programma che vorresti usare, Lo schermo è eccezionale e nonostante le dimensioni lillipuziane del testo si scrive bene e si legge benino, ma il dito non è un mouse e certe cose semplici come evidenziare una parte del testo a volte diventano complicate, anche qui è lasciata alla discrezione di chi l'ha sviluppato se rendere la vita facile o complicata ai "ditari".
Meno male che il tablet in realtà è un computer, così non c'è problema a usare mouse (e tastiera) bluetooth, ma quando si lavora a ditate, come sto facendo ora per scrivere questo post, vien da chiedersi perchè diavolo in Microsoft non abbiano copiato quello che funziona bene dei concorrenti. In compenso, la tastiera virtuale, che occupa circa metà schermo, ha le frecce di navigazione, cosa di cui ho sempre sentito crudelmente la mancanza sull'iPad.
A proposito di tastiera, la mediocre integrazione tra applicazioni e interfaccia touch fa sì che ogni tanto si cada in trappola, di nuovo con Chrome (davvero pessimo sotto Windows 8) mi è capitato di aprirlo a pieno schermo e non riuscire a tornare indietro, visto che servirebbero i tasti funzione che sulla tastiera virtuale non ci sono.
E finalmente, la potenza di Windows
Se è innegabile che Windows 8.1 ha molto da migliorare per l'uso a ditate, e la confusionaria differenza di uso tra app e programmi porta più seccature che vantaggi, la potenza dell'Encore unita alla flessibilità di Windows rendono davvero il tablet un convincente sostituto del computer. Non ci sono limitazioni nell'uso del software che aiuta a fare un libro, quello che si fa con il pc è esattamente quello che si puó dare con il tablet, con in piú la praticità di poterlo usare davvero ovunque.
Personalmente non sento in alcun modo la mancanza di una sim telefonica, trovo molto più pratico usare lo smartphone come hub WiFi portatile che non pagare un contratto telefonico per ogni macchina che ci devo attaccare. Di Encore ce ne sono due versioni, a 32 e 64 GB, ma personalmente ritengo che sia molto meglio 32, se non bastano èsufficiente aggiungere una schedina di memoria che costa molto meno della differenza di prezzo tra le due macchine.
In sostanza
Mi sono innamorato subito dell'Encore. Con il mio iPad prima versione avrei sofferto per scrivere questo post, metterci le immagini e i link, posto che ci sarei riuscito (e ne dubito). Con Encore è stata una passeggiata, e gran parte del testo l'ho scritto in metropolitana. Per il software che serve a fare un libro, gli 8 pollici sono pochi ma non sono mai un problema serio, in effetti è un ottimo compromesso tra portatilità e usabilità.
Per una macchina così straordinariamente potente e flessibile il prezzo è decisamente conveniente.
A questo punto, se Windows 8 vero riesce a stare in un otto pollici da mezzo chilo e trecento euro o giù di lì, viene da chiedersi cosa aspetta Microsoft a fare l'eutanasia a Windows RT, che a differenza di Windows 8 non può far girare il software Windows ma solo quello disegnato per lui, avendo quindi tutti i difetti di un palmare Windows senza avere il suo vero, unico e grande vantaggio.
A chi lo consiglio
I tablet Windows sono utili a chi li usa per creare contenuti. Chi cerca una macchina per usarli e basta, cioè navigare, ascoltare musica, usare i social network, guardare film, giocare eccetera si troverà decisamente meglio con Android o iOS. Ma se sul tablet ci devi scrivere libri, finora non ho trovato niente di meglio.
Toshiba Encore - scheda tecnica
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ottimo!
RispondiEliminaCiao Luca, volevo chiederti se Microsoft Office è compreso nel pacchetto di installazione di Windows 8.
RispondiEliminaGrazie
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