Fare impresa con gli ebook: racconta la tua startup

"Startup" è la parola magica di questi tempi bui, tanto che il mensile Espansione ha dichiarato il 2013 l'anno delle startup.
Startup significa un'idea innovativa che trova i capitali per diventare reale. O almeno per provarci, visto che per un Google che diventa un gigante migliaia di nuove imprese svaniscono nel nulla.
Le startup interessano tutti settori industriali, dall'altissima tecnologia ai settori tradizionali come l'agricoltura, basta che propongano un'idea che possa portare innovazione. Anche gli ebook hanno stimolato la fantasia dei giovani che vogliono provare a dare una svolta alla loro vita lanciandosi in un'impresa nuova, folle ma non sconsiderata visto che i finanziatori oltre all'idea valutano molto attentamente le qualità umane e professionali di chi le presenta, a cominciare da come la sa esporre al pubblico.

Anche in Italia si moltiplicano le opportunità per trovare il "venture capital", cioè i finanziamenti a fondo perduto, che accettano l'altissimo rischio di finanziare cento imprese per vederne prosperare una sola. Chiaramente non sono soldi regalati, le imprese che funzionano avranno nel capitale in quota di minoranza il finanziatore, che con questa partecipazione si riprende i soldi persi nelle startup che si sono perse per strada.

Tra i progetti presentati al concorso "Partecipa al cambiamento" di Ing Direct (nella foto, uno "storming pizza", un momento di incontro tra chi propone le idee e chi potrebbe finanziarle, nella sede milanese della banca olandese), che mette in palio 100 mila euro per l'idea migliore, troviamo alcune idee interessanti per i libri digitali: MediaBooks Digi-Tales per esempio propone "Un team che mette insieme autori, illustratori, sviluppatori, programmatori e professionisti della comunicazione per il lancio di franchise rivolti all’infanzia a partire dalla creazione di eBook interattivi";
Huru promette di "rendere i lettori i veri editori del futuro, permettendo agli scrittori meritevoli una visibilità superiore rispetto i canoni del momento, fungendo da filtro e donando un’opportunità reale a chiunque voglia scrivere il proprio libro";
per Inbookì il libro elettronico è "una nuova forma d'arte, per vivere racconti, libri e guide turistiche in maniera immersiva e coinvolgente.Inbooki è una piattaforma web, con applicazioni per smartphone e tablet, che consente la scrittura e la fruizione di e-book immersivi, interattivi e collaborativi";
"Leggi Quì" si propone di geolocalizzare i libri, in modo che chi lo desidera puà ricevere un messaggio del tipo "Lo sapevi che proprio qui dove sei adesso, dove sei in vacanza, dove passerai il prossimo weekend, in questo bar è ambientata una storia bellissima. Vuol leggerla?".

Per gli startupper la crisi non è un problema, ma un'opportunità. Ce lo assicura Vladimiro Mazzotti di H-farm, l'incubatore che partecipa all'iniziativa di Ing Direct: "Trovare i finanziamenti è l’ultimo dei problemi: i soldi ci sono, se l’idea funziona e se chi la propone è in grado di realizzarla”.

E allora facciamo una proposta a tutti gli startupper: noi di Pennyebook capitali non ne abbiamo, siamo un sito amatoriale, ma ci leggono in tanti. 

Quindi avete una idea imprenditoriale in cerca di fondi che riguarda il mondo del libro, meglio se digitale? Raccontaecela, che la pubblichiamo volentieri: a noi piacciono le idee innovative, specie se nascono dal basso. Le idee che stanno nel cassetto fanno la muffa e basta. Quelle che circolano, se sono buone e valgono, prima o poi qualcuno che ci crede e finanzia (forse:) lo si trova. 

Per saperne di più: gli ebook che aiutano a fare una startup