lunedì 24 dicembre 2012

Ebook: 10 previsioni per il 2013

Il fatto che i Maya abbiano clamorosamente toppato non ha fermato gli apprendisti stregoni che provano a leggere il futuro. Ci mettiamo anche noi: ecco come pensiamo che cambierà il mercato del libro digitale e delle autoproduzioni nel corso del prossimo anno.
Tanti auguri a tutti

1. Negli Usa, la vendita di ebook raggiungerà il 40% del mercato al dettaglio dei libri
Oggi negli Usa circa il 30% dei libri è digitale, e in molti pronosticano il sorpasso già nel 2013. Una previsione che ci pare ottimistica; man mano che il libro digitale conquista fette di mercato, è logico che la crescita rallenta. Secondo noi il sorpasso è ancora lontano, e avverrà quando il libro elettronico darà davvero qualcosa in più della sua controparte stampata: bisogna inventare il libro del futuro, dinamico, interattivo, multimediale, allora sì che la spallata sarà definitiva e si rovescerà il mercato, col libro elettronico a essere per tutti e quello stampato di nicchia. Finché ciò non succede, riteniamo che per i mercati maturi quattro libri digitali ogni cinque stampati è più credibile che un sostanziale pareggio.


2. Nel 2013 per la prima volta il volume degli ebook venduti supererà quello dei libri stampati
Intesi come copie, non come titoli. Il motivo è semplice: gli ebook costano meno dei volumi in brossura, quindi la gente ne compra e legge di più. La crisi morde anche in America. Senza contare che ci sono anche i download gratuiti, tanto che già oggi Apple fa tre milioni di download al mese di libri gratis.
Quando il libro è gratis si scarica volentieri. Ma che poi si legga davvero quello che si è scaricato, beh, è un altro paio di maniche.

3. Ci saranno decisamente troppi libri 
Libri inutili ce ne sono sempre stati, ma con gli ebook si raggiungeranno vette impensabili. Troppa gente butterà online libri insignificanti, soffocando il mercato sotto un incredibile quantità di pattume. Noi riteniamo che in questo marasma sarà sempre più indispensabile una guida: che sia un editore tradizionale che garantisce la qualità degli ebook, che sia una (seria) etichettatura di qualità degli stessi autori Indie, che sia la critica letteraria, un faro dovrà illuminare i pochi titoli che hanno senso nel mare magnum delle autoproduzioni inutili, altrimenti semplicemente nessuno avrà il coraggio di avvicinarsi, le autoproduzioni verranno semplicemente ignorati e i lettori cercheranno di andare sul sicuro, fidandosi del marchio editoriale.

4. Vendere libri diventerà ancora più difficile. E vendere all'estero non è una soluzione
Corollario del punto 3, la competizione tra titoli diventerà feroce, addirittura impossibile nei mercati maturi come quello anglofono; come ben sanno gli indie italiani che con gran fatica hanno provato a pubblicare in Usa, chi è partito con grandi speranze nella maggior parte dei casi non ha venduto nemmeno una copia. "I mercati sono conversazioni", dice il Cluetrain Manifesto, sono fatti da esseri umani e non da segmenti di mercato; avrà successo ed emergerà dall'indistinto oceano di robaccia solo chi riuscirà a mantenere un solido dialogo con i suoi lettori, usando i canali social. Ed è un po' difficile costruire reti sociali in un territorio che non è il nostro. Internet aiuta, certo. ma solo fino a un certo punto; molto meglio, a nostro parere, pensare localmente e agire localmente, poi semmai se l'ebook avrà successo si farà avanti qualcuno che potrà tradurlo e accompagnarlo nei mercati esteri. Allargare una nicchia di lettori è fattibile, puntare al mercato anglofono solo perché è grosso è da sprovveduti.

5.Gli editori perderanno autori che andrannpo verso le piattaforme di self publishing
Inutile negarlo, il mestiere degli editori è vendere i libri, più che pubblicarli. Un autore già affermato, che ha un suo pubblico, ha bisogno di un editore? Negli USA è già successo che qualcuno sia passato al self publishing, così come succede il contrario, che gli editori peschino libri di probabile successo dal self publishing. 
Secondo noi, il self publishing scompagina sicuramente le carte, e gli editori dovranno ripensare il loro ruolo; certi spariranno, come gli editori a pagamento che sono peggio che inutili. Ma gli editori di qualità, quelli che sanno proporre collane forti e interessanti ai loro lettori, danno un valore aggiunto che sarebbe sciocco buttare via per un malinteso senso di libertà o per semplice avidità e desiderio di non dividere la torta con nessuno. 
Con l'aumentare dei titoli autoprodotti, aumenta di consegienza anche la fuffa, e il marchio editoriale paradossalmente diventa ancora più importante. 

6. I prezzi degli ebook precipiteranno
L'eccesso di offerta, la difficoltà per il lettore di orientarsi tra pochi titoli che valgono e l'oceano indistinto di autoproduzioni di infima qualità, faranno precipitare i prezzi. Ciò non significa che il valore degli ebook debba arrivare a zero, ma di sicuro i libri a pagamento dovranno confrontarsi con i download gratuiti. La differenza la farà il peso dell'autore e la forza del libro, ma sarà una lotta dura.
Nel non fiction ci sono ebook di nicchia che costano molto e in cambio offrono expertise di qualità per piccoli gruppi di utenti professionali. Ma se i prezzi salgono troppo, questi titoli specializzati dovranno vedersela con la pirateria. 
7. I libri si leggeranno sul tablet, l'inchiosto intelligente si ridurrà a una nicchia
Il processo è già in corso, e a nostro parere il fenomeno è positivo per tante ragioni. La prima è che per poter allargare la base dei lettori, è necessario che gli ebook si possano leggere su un device molto diffuso, come sta diventando il tablet e ancor più lo smartphone, senza che nessuno sia obbligato a comperare un device speciale solo per leggere. 
La seconda ragione è che il libro elettronico deve potersi evolvere senza essere costretto dai limiti della macchina con cui si legge. Gli ereader sono semplicemente troppo limitati per godersi in pace giornali, riviste, fumetti, manuali illustrati, libri scolastici. Non parliamo poi dell'interattività e del multimedia. Sugli ereader ci si leggono bene solo i romanzi, è davvero troppo poco. L'ideale sarebbe che l'unica cosa veramente utile dell'ereader, il suo meraviglioso schermo opaco che sembra carta, possa diventare a colori ed equipaggiare i tablet e gli smartphone del prossimo futuro. 
8. Il business dei servizi agli autori di self publishing crescerà 
Nella corsa all'oro del Klondike, i cercatori d'oro nella stragrande maggioranza dei casi facevano la fame mentre chi vendeva loro setacci e picconi ha fatto i soldi. Così sarà col self publishing; cresceranno i servizi di creazione degli ebook, la vendita di immagini per le copertine, il busines della vendita online, i portali di servizi per gli Indie. 

9. L'epub 3 farà davvero nascere l'ebook moderno
Il nuovo formato di ebook, ancora pochissimo usato, porterà a una rapida evoluzione del libro digitale, che arricchendosi di interattività, multimedia e ipertesto taglierà definitivamente il cordone ombelicale col vecchio libro stampato, prendendpo forme nuove che oggi ancora non possiamo nemmeno immaginare.

10. Comunque vada, ci sarà da divertirsi
Poco ma sicuro, il 2013 non sarà banale. Ne vedremo delle belle!
Per saperne di più: Come pubblicare un ebook

Nessun commento:

Posta un commento

CHI SIAMO

Esploriamo insieme le potenzialità del libro elettronico: ecologico, democratico, ricco, multimediale, affascinante.
Sarebbe un peccato pensare al libro elettronico semplicemente come a un modo complicato per leggere libri nati e pensati per la carta.
L'ebook non è un libro con l'interruttore. È un modo totalmente nuovo di scrivere, di fare cultura, intrattenimento e letteratura.
Pennyebook, amici dell'ebook nasce per sperimentare le scritture del nuovo millennio, per riempire di contenuti i lettori digitali, per inventare una nuova arte.

CONTATTI

luca@masali.com

Editor: Luca Masali
Direttore editoriale: Angela Andò