Ancora un paio di giorni e poi, se tutto andrà come previsto, il 23 Apple presenterà ufficialmente l'attesissimo iPad Mini, il tablet della Mela (relativamente) a basso costo, si parla di 250 euro, con schermo a sette pollici contro i 10 degli attuali iPad. Una macchina che guarda decisamente al mondo dell'ebook; non solo, e non tanto, perché alla fine i 7 pollici sono la dimensione più gradita per leggere i libri elettronici, come dimostra tra l'altro l'ottima accoglienza che ha avuto il Kindle Fire di Amazon. Quanto piuttosto perché uno dei motivi che hanno spinto Apple a puntare sui sette pollici, nonostante Steve Jobs non ne volesse nemmeno sentire parlare, è che la Mela ha un disperato bisogno di una macchina low cost per entrare nel grandissimo mercato dei libri di testo digitali. Un mercato che è grande perfino in Italia, complice la crisi e il caro libri, figuriamoci in America.
Apple Insider rivela che una "fuga di notizie" che non pare molto casuale, proprio a ridosso dell'annuncio ufficiale, ha fatto "scoprire" titoli nell'iBookstore della Mela che per essere letti richiedono un fantomatico "iBook 3.0", un major upgrade del software di lettura meloso che si ritiene verrà lanciato proprio insieme all'iPad mini. E guarda caso, la compatibilità con "iBook 3.0" entra nelle specifiche che dovranno avere i titoli sviluppati col software iBooks Author, un tool indirizzato principalmente ai docenti americano che si fanno i loro ebook.
Voci interne ad Apple assicurano che l'iPad mini sarà proposto come macchina "media centrica" con particolare enfasi sugli ebook, al punto che già ora sul portale Apple i libri elettronici sono la prima cosa a essere messa in evidenza mostrando l'esperienza d'uso degli iPad.
Nell'immagine, un libro di testo digitale sviluppato con iBooks Author.
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