L'India ci riprova, nasce la versione 2.0 del tablet Aakash, il più economico del mondo: ben sotto i 50 dollari. Già, non che ci volesse molto a fare un tablet supereconomico, nato da una partnership tra pubblico e privato, se si lesina sui componenti. Il primo costava appena 35 dollari, era basato su Android 2.3 Gingerbread (che nel 2011, quando è nato il primo Aakash non era nemmeno troppo male) ma le specifiche erano talmente basse che usarlo era più che altro una gran fatica, e quindi è finito presto nella spazzatura.
Adesso lo stesso presidente indiano, Pranab Mukherjee, ha tenuto a battesimo il nuovo Aakash 2.0, che pare molto più plausibile sotto il profilo hardware: basta con il processore-ciofeca Arm a 366 MHz, la nuova macchina ha un Cortex A8 da 1 GHz, il doppio secco di RAM (ora 512 MB) e di memoria Flash (adesso sono 4 GB), ha il sensore di accelerazione, la telecamerina frontale (VGA, vabbé, per chattare e guardarsi allo specchio è sempre meglio che niente), ha un buon touch screen costa sempre pochissimo (41 dollari, 63 con anche la rete 3G oltre a quella WiFi).
In sostanza, il tablet indiano dimostra che è possibile fare tablet low cost, sotto i 50 euro, anche di qualità ben superiore alle ciensate da 80 euro che si vedono nei supermercati.
Leggere digitale può, e deve, essere alla portata di tutti.
dove si acquista?
RispondiEliminaIn India. Scherzi a parte, è un programma del governo indiano per alfabetizzare gli indiani, ma non è altro che un banale tablet cinese a basso costo rimarchiato
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