"La transizione che aspettavamo è arrivata". L'ha detto Jeff Bezos, il Ceo di Amazon: "Dopo cinque anni, l'ebook è un mercato multimiliardario e cresce rapidamente". Due immagini fotografano la situazione globale del mercato editoriale: Barnes & Noble che piange, chiuderà un terzo delle sue quai 700 librerie negli Usa, con profitti in picchiata. Mentre Amazon ride: nonostante tutto chiude un ottimo 2012, con le vendite degli ebook che vanno alle stelle, + 70%, e incassi per 61,1 miliardi di dollari, + 27% rispetto ai 2011. Niente male per un anno così nero.
Tutto ciò nonostante la carta soffra e a Natale le vendite di libri stampati di Amazon hanno avuto la peggior crescita degli ultimi 17 anni, con un misero +5; cose che in parte hanno deluso gli analisti, che si aspettavano risultati leggermente migliori. Anche il comparto elettronico è andato meno bene del previsto, con l'eccezione dei Kindle Fire, che sono diventati di gran lunga il più diffuso tablet Android in America, con un market share tre volte superiore a concorrenti blasonati come Samsung e i Nexus di Google. Purtroppo Amazon non rivela i dati di vendita reali dei Kindle, quindi i dati sono stimati, e bisogna stare alle dichiarazioni dei vertici Amazon, secondo i quali il Kindle Fire "E' il prodotto bestseller numero uno, il più regalato e il più inserito nelle liste dei desideri". Incoraggiante, dal momento che la merce che ha lanciato Amazon, i libri di carta e inchiostro, segnano la peggior performance nella storia del colosso americano.
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