L'evento Digital Book World è in pieno svolgimento, e tra gli addetti ai lavori non c'è alcun dubbio: il libro digitale del futuro sarà ricco, multimediale, dinamico. Invece non c'è nessun accordo su quale sarà il linguaggio per farli, i libri che ci aspettano: ci sono due standard in piena concorrenza, Epub3 e Html5, che supportano musica, filmati, animazione, voce narrante eccetera eccetera. Ma non c'è nessun chiaro vincitore, almeno per adesso.
In piccolo le cose si stanno ripetendo oggi; l'industria è cauta, fa giustpo qualche vaga promessa, come quella di Kobo e Barnes & Noble che hanno annunciato un certo supporto dell'Epub 3, ma la cosa rischia di rimanere teorica finché gli editori non faranno uscire super-ebook multimediali e interattivi per ePub 3; e finora solo Hachette si è impegnata a fare libri in questo formato. Anche perché al momento nessun eReader a inchiostro intelligente supporta l'ePub3, e tra le app per tablet quella che lo supporta meglio è iBooks, ma non è che Apple si dia poi un gran da fare a farlo sapere ai suoi utenti.
Html5 ha il vantaggio di non aver granché bisogno di app speciali di lettura, basta un browser Web, ma non è che un browser web sia necessariamente l'applicazione migliore per leggere un libro. E' vero che sarebbe un modo moderno di leggere e si otterrebbe il massimo della praticità dalle applicazioni cloud, quelle che "registrano" i nostri ebook su Internet e ci permettono di leggerli quando ci pare e dove ci pare, su un tablet, su un computer, su un cellulare, su un televisore e anche su un ereader, grazie ai lettori cloud per Kobo e per Kindle.
Il buffo è che questi lettori cloud sono stati creati per aggirare l'obbligo imposto da Apple di passare da iTunes per scaricare qualunque tipo di contenuto a pagamento, e adesso rischiano di dare un vantaggio notevole a Kobo e Amazon sulla stessa Apple.
Purtroppo però i lettori Html5 nella stragrande maggioranza dei casi non permettono di leggere bene gli ebook Epub3. Ma non sarà difficile svilupparne uno compatibile con entrambi i formati: dopotutto, alla base c'è sempre l'Html, uno dei linguaggi più usati e diffusi al mondo. Scommettiamo che entro fine anno avremo gli ebook dinamici di seconda generazione e non dovremo minimamente preoccuparci di come sono stati scritti?
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