venerdì 4 gennaio 2013

Ebook: Il Nook esce dal Natale con le ossa rotte

I nodi vengono al pettine, e Barnes & Noble passa un Natale orribile: l'avanzata degli ebook erode i profitti delle sue oltre 600 librerie sparse per tutti gli Stati Uniti, mentre sul fronte ebook il suo eReader, il Nook, piglia una batosta: oltre il 12% in meno rispetto all'anno scorso. Insomma, delusioni sia dalla carta sia dai bit.
Barnes&Noble soffre il suo modello di business vecchiotto: di fatto è una catena di librerie di mattoni. E' solo una libreria, anche se fattura 75 miliardi di dollari. E questo non la rende molto agile nel mondo connesso e globalizzato: tutte le sue librerie sono solo negli Stati Uniti. Così mentre Amazon vola in Cina, in Italia, in Giappone, in mezzo mondo, loro stanno arroccati negli Usa. Aprire uno store virtuale in Cina, come ha fatto Amazon, è un affare piuttosto semplice, tutto sommato: si affitta una web farm, una decina di capannoni industriali e si vendono ebook in tutto il paese. Mettere in piedi una rete capillare di negozi tra Pechino e Shanghai invece è una cosa che richiede anni, se non decenni, e il risultato sarebbe molto incerto.


Kobo, che non vende libri ma solo eReader, intanto si accorda con gli editori, e arrivando presto sceglie il meglio: in Italia si è accordata con Mondadori, e si prepara ad assaggiare le torte grosse, India, Cina e Russia. Barnes & Noble le sue librerie non le può spostare, e non ha il coraggio di metterle da parte per saltare nel cyberspazio. Così il suo Nook langue. Quello a inchiostro intelligente soffre l'agonia generale degli ereader: sono buoni (forse) per la nicchia dei forti lettori, ma è ormai chiaro che non diventeranno mai di massa, i lettori occasionali leggono sui tablet e sugli smartphone e non ci pensano nemmeno a comperare un eReader. B&N ha anche un tablet venduto come se fosse un eReader, il Nook HD, che sembra una fotocopia dell'Amazon Kindle Fire, ma il Kindle Fire si vende bene in tutto il mondo, il Nook no. 
Perché Amazon ha tutto quello che serve per avere successo nella vendita di ebook: è un player internazionale, ha un know how da far spavento sulle vendite online, ha un ecosistema che sa accogliere lettori, scrittori, piccolissimi editori  in un ambiente dinamico e produttivo. B&N per quanto gigantesco sia è una libreria locale, esiste solo negli Stati Uniti, e da lì non riesce proprio a muoversi. Così è destinato a essere la seconda scelta per chi cerca ebook, nella migliore delle ipotesi. Chi mai andrebbe a comperare un ebook reader in una libreria?

B&N ha stretto una partnership con Microsoft per cercare di rilanciarsi nel mondo digitale, ma francamente non ci sembra che al momento Microsoft stia interpretando al meglio il futuro, per lo meno il futuro del libro; se B&N confida nelle vendite del Microsoft Store, a cui accedono i rarissimi tablet Windows RT e Windows 8, stiamo freschi.

L'analista di Barclay's Alan Rifkin stima che in tre anni B&N abbia accumulato qualcosa come 729 milioni di dollari di perdite. Tempi duri per chi ha i piedi troppo piantati per terra, nel mondo reale: troppi mattoni la tengono ancorata a terra e non le permettono di volare.

Leggere (e giocare) con poco: alcuni tablet Android adatti anche per leggere ebook sotto i 100 euro:

1 commento:

  1. peccato non sia disponibile in italia, è l'unico ebook reader a basso costo che ha: android+wifi+bluetooth+perl e-ink+tasti fisici laterali+schemo touch

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