martedì 8 gennaio 2013

Ebook: calano i prezzi e la crescita rallenta. Buon segno.

A prima vista sembrerebbe uno scenario da incubo: negli usa, il più grande mercato mondiale per i libri digitali, rallenta la crescita della diffusione degli ebook  e i prezzi dei bestseller calano mediamente di oltre 60 centesimi. A una più attenta lettura, i dati rivelano come il mercato degli ebook sia solido e ormai maturo (in America, chiaro, noi siamo molto indietro).


Partiamo dal prezzo: secondo i calcoli del Digital Book World, il costo medio di un bestseller in edizione digitale è sceso dagli 8.84 dollari di metà dicembre (cioè in piena campagna natalizia) agli 8,23 della prima settimana di gennaio. Secondo la stessa Digital Book World, la discesa è guidata dagli sconti dei librai online: "Per esempio" - dicono in DBW - "questa settimana i rivenditori hanno tagliato di molto il prezzo (da 9,99 a 3,99 dollari) del libro più venduto, Safe Heaven di Nicolas Sparks (titolo italiano, Vicino a te non ho paura, da cui è stato tratto un film in uscita negli Usa a febbraio).
Il fatto che la catena distributiva faccia robusti sconti per spingere le vendite di un libro di successo, passate le feste di Natale e nell'imminenza dell'uscita di un film ad alto budget nelle sale, è prassi, quindi non è una notizia.
La notizia, anzi, la buona notizia, è che abbiano potuto farlo.

Il cartello cade, i prezzi tengono
Non era è per nulla scontato: fino a poco fa, un cartello messo in piedi da Apple e dai grandi editori americani (tra cui Hachette, l'editore americano di Sparks), avrebbe di fatto impedito ai librai digitali (e non si parla di botteghe, si parla di roba grossa, tipo Amazon e Barnes & Noble) di fare la loro politica dei prezzi: feste o mica feste, film o mica film, al tempo del cartello il prezzo sarebbe rimasto inchiodato su 9,99 dollari, prendere o lasciare. Ovvio che in molti avrebbero lasciato, col risultato che il libro non avrebbe potuto raggiungere tutti quelli che desideravano leggerlo.
Il fatto che i distributori possano dire la loro sui prezzi degli ebook, mette fine a una stortura di mercato che avrebbe finito col danneggiare i lettori e in ultima analisi l'intera industria del libro digitale. Restava la grande incognita di quanto sarebbero crollati i prezzi degli ebook, nel momento in cui il dipartimento di giustizia americano ha messo fine al cartello costringendo tra l'altro editori e Apple a rimborsare i clienti danneggiati dai prezzi artificialmente alti.
Dai dati del DBW vediamo che, al netto di sconti eclatanti come nel caso del libro di Sparks, dopo le feste i  prezzi dei bestseller hanno sostanzialmente tenuto, c'è stata una fisiologica flessione del 7-8% circa. Quello che ci si aspetta da un mercato sano e in espansione.
I prezzi degli ebook non sono crollati perché sono già bassi, adeguati a accontentare più o meno tutti: i lettori che risparmiano, gli autori che ricevono il compenso del loro lavoro, i librai che vendono e gli editori che scelgono.

Dopo quattro anni di corsa, la strada è quasi finita
Quanto alla crescita degli ebook rispetto al mercato editoriale nel suo complesso, negli Usa sta rallentando.
Ee ci mancherebbe altro.
Sono quattro anni anni che il mercato degli ebook sale a tre cifre. Quattro anni.
Lo scorso anno, un lettore americano su tre ha letto almeno un ebook.
Ovvio che l'ebook rallenta, sta saturando il mercato. Quest'anno deve accontentarsi di crescere al 34%. Se qualcuno conosce un settore industriale che cresce del 34% in piena crisi, ce lo dica. Un settore legale, intendiamoci.
L'ebook deve ancora esprimere il suo potenziale. Ancora per qualche anno crescerà a ritmi che farebbero invidia alla Cina. Poi si fermerà su una crescita quasi piatta, come tutte le cose che arrivano alla loro dimensione fisiologica, alla dimensione che satura l'intera nicchia.
Quanto sarà grande la nicchia? E chi può dirlo? C'è qualcuno che preconizza la morte del libro stampato nel 2015. Noi non siamo per nulla d'accordo. Nel 2012, un lettore americano su tre ha letto almeno un ebook. Ma chissà quanti libri di carta avrà letto, insieme a quell'ebook. Non è che la gente non legge più libri di carta solo perché ci sono quelli digitali. Certo, ognuno avrà le sue preferenze, ci sarà chi ama il profumo della carta e chi adora la praticità dei bit, ma sarà appunto una preferenza; non è che chi è ghiotto di bistecche smette di mangiare l'insalata. Anzi, magari scopre che carne e verdura stanno molto bene insieme. Così un libro non esclude l'altro.

Ci sono libri che si prestano benissimo a diventare nuvole di bit, altri  che si prestano molto meno. Il successo mondiale delle sfumature di grigio ha indicato con forza qual è il libro ideale per il formato ebook: i romanzi leggeri, magari un po' dozzinali (di quelli che non vorremmo che ci vedessimo mentre li leggiamo) vanno per la maggiore. Incidentalmente, sono i libri mass market, quelli dove si fanno i soldi veri. Ma non sono gli unici libri, ci mancherebbe altro.
Dall'altro lato, avrebbero davvero poco senso libri d'arte in ebook. E nessun senso avrebbero volumi digitali preziosi, destinati un giorno a diventare oggetti da collezione: l'ebook è un file, non invecchia e ha tiratura infinita. Quindi oggetto da collezione verosimilmente non lo sarà mai.

Alla fine, è un buon segno per la salute degli ebook il fatto che i prezzi dei titoli di cassetta scendono e la crescita rallenta. Così come è molto positivo che la vendita di eReader specializzati crolli mentre esplode la lettura di tablet e smartphone: significa solo che il libro digitale sta diventando davvero per tutti. Non è più una curiosità per una nicchia di forti lettori ma una seria alternativa per chiunque abbia voglia di leggersi anche solo un libro ogni tanto.

3 commenti:

  1. Non sono d'accordo sulla faccenda degli sconti. Io sono favorevole al modello agenzia: se il venditore vuol fare gli sconti chiede all'editore, che di norma acconsente, e lo sconto viene praticato non solo dal venditore ma da tutti i negozi. In questo modo il mercato non si svaluta, i negozi grossi non cannibalizzano quelli piccoli e tutti sono più contenti.
    Col modello wholesale invece tra qualche anno decideranno tutto Amazon, Google e Apple.
    S*

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  2. Può essere, ma di fatto col modello Agency i prezzi rimanevano artificialmente alti. Coi media digitali, se un mercato non si regola da solo, di solito lo regola la pirateria; se un lettore non è disposto a pagare la cifra che chiede l'editore finirà col pescare nel torrente quel che gli serve :D

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  3. Ma perché artificialmente alti? I prezzi dei libri sono sempre stati decisi dagli editori. In molti paesi, Italia e Francia incluse, c'è un limite anche agli sconti praticabili dai librai.
    S*

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