L'avevamo previsto, e ovviamente è successo: nel tentativo di salvare i conti delle librerie, Stephen King ha deciso di non fare la versione ebook del suo ultimo romanzo, Joyland. E come era ovvio, a fare l'ebook ci hanno pensato i pirati: l'ebook non autorizzato (in inglese) è già in circolazione.
King aveva spiegato così la decisione: "Io amo i libri in brossura con i quali sono cresciuto fin da bambino, E per questo, mi tengo per il futuro la versione digitale di Joyland, che uscirà in carta. Chi lo vorrà leggere, dovrà comperare il libro vero".
Ee invece le cose non sono andate per nulla così, e chi lo vuol leggere in digitale dovrà prendersi la versione pirata, anche se magari avrebbe preferito essere leale e acquistare l'ebook. Il mondo non torna indietro, l'ebook ormai è compagno di strada della carta, non si può forzare la gente a leggere dove vuole l'autore e non dove vuole il lettore. Una dura lezione che ha imparato la stessa Rowling, che non voleva digitalizzare il maghetto, ma ha presto capito che o ci pensava lei, o ci pensavano i pirati.
Bisogna vedere se davvero l'idea di King non porti a un aumento delle vendite del libro stampato; non tutti in fondo vanno a cercarsi le copie piratate. È anche vero comunque che una buona fetta di chi ormai è abituato a leggere ebook se non trova l'ebook di un libro semplicemente legge qualcos'altro.
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