Alla Digital Book Conference di Londra, il fondatore della casa editrice Profile Books Andrew Franklin ci va giù pesante: "la stragrande maggioranza dei libri self publishing è indescrivibile spazzatura (unutterable rubbish, nell'originale inglese) e non aggiungono nulla al mondo". Per non risparmiarsi nulla, Franklin si dice anche "scioccato del fatto che su facebook uno possa comperarsi amici su Facebook e like sui social media". Per una logica che francamente ci sfugge, il mercimonio del social network sarebbe da correlarsi al "mondo profondamente corrotto del self publishing". Tutto ciò proprio mentre esce una statistica interessante che mostra come in Inghilterra gli autori self published conquistano il 20% del mercato digitale dei romanzi di genere. Che sia questo a avvelenare l'animo dell'editore inglese?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
CHI SIAMO
Esploriamo insieme le potenzialità del libro elettronico: ecologico, democratico, ricco, multimediale, affascinante.
Sarebbe un peccato pensare al libro elettronico semplicemente come a un modo complicato per leggere libri nati e pensati per la carta.
L'ebook non è un libro con l'interruttore. È un modo totalmente nuovo di scrivere, di fare cultura, intrattenimento e letteratura.
Pennyebook, amici dell'ebook nasce per sperimentare le scritture del nuovo millennio, per riempire di contenuti i lettori digitali, per inventare una nuova arte.
CONTATTI
luca@masali.com
Editor: Luca Masali
Direttore editoriale: Angela Andò
Ha ragione!!!
RispondiEliminami sa che non ha tutti i torti, in effetti.
RispondiElimina