I lettori leggono sempre più libri digitali sui tablet e sugli smartphone e sempre meno sugli eReader a inchiostro intelligente. Un processo molto positivo per il successo degli ebook, visto che tablet e telefonini sono sempre più diffusi, quindi chi già ce l'ha per farci tutt'altro viene invogliato anche a leggerci un libro, mentre ben pochi comprerebbero un lettore apposta solo per leggere. Così gli ebook crescono, ormai negli Usa un terzo dei libri è venduto e letto in formato digitale, e dal digitale gli editori ricavano oltre un quinto delle loro entrate. Ma la rapida diffusione dei tablet è un arma a doppio taglio
Gli eReader imitano la carta, grazie al loro stupendo schermo che si legge proprio come un libro vero, anche alla piena luce del sole. I lettori in pratica si trovano da vanti una pagina di carta elettronica, si aspettano di leggere un libro e trovano un libro, e ne sono felici. Ma chi è abituato a usare il tablet si aspetta ben di più: vuole colori, animazioni, filmati, voci narranti. Non gli basta leggere un libro, vuole interagire con un libro.
E il vecchio formato epub, quello che ci dà ebook che sembrano libri, non gli basta più.
Il guaio è che nessuno ha ancora le idee chiare sulla forma che prenderanno i libri digitali del prossimo futuro, e gli editori non sono molto propensi a fare investimenti prima che la situazione sia chiara: uno stallo che ricorda un pochino quello a cui abbiamo assistito al momento del braccio di ferro tra Sony e Philips sul formato dei DVD ad alta risoluzione, dove nessun editore pubblicava film finché non è stata chiara la vittoria del Blu Ray sull'ormai estinto HD-DVD.
Adesso a contendersi la torta sono ben tre formati: HTML5, Epub 3 e app specifiche per leggere libri in formato proprietario su Android, iOS, Windows RT eccetera. Quale prevarrà? In un futuro relativamente prossimo, c'è da aspettarsi che nasceranno piattaforme di lettura cross-format, cioè in grado di leggere bene tutti gli standard ebook, ma al momento gli editori che vogliono andare oltre al solo testo con qualche immagine del formato ePub2 dovranno duplicare i titoli nei diversi formati, col rischio che non tutte le parti dinamiche e multimediali vadano altrettanto bene da una piattaforma all'altra; cosa anche comprensibile, un telefonino da tre pollici è ben diverso da un tablet da 10 pollici, non solo come schermo ma anche come processore.
vediamo dunque da vicino i formati in lotta per conquistarsi il ricco mercato dei libri digitali:
App dedicate per la lettura
Il mondo dei tablet è saldamente in mano a due monopoli rivali: Apple e Google, attraverso Android. Insieme, dominano l'85% del mercato, lasciando le briciole a Blackberry eWindows 8/RT. Solo i grandi editori o distributori possono accedere a questo mercato, visti i costi altissimi dello sviluppo e manutenzione delle app. In pratica, sono colossi come Apple col suo iBook, Amazon con le App Kindle, Kobo e il software Nook di Barnes & Noble, che poco ci tocca visto che la catena americana non ha mai tentato seriamente di espandersi al di fuori del mondo anglofono. Nella maggior parte dei casi, le app servono per acquistare e leggere libri,e app e libro sono ben separati. Ma ci sono anche app, specialmente per bambini, che sono insieme contenuto e software di lettura; il libro digitale è incapsulato nel lettore, formando un tuttuno impossibile da dividere.
Dal punto di vista dell'editore, queste app-libro permettono di creare contenuti estremamente flessibili, dinamici, per esempio il bellissimo Pinocchio per iPad, premiato da Apple come miglior applicazione in italiano nel 2011. E cosa ancora più gradita dagli editori, le app dedicate supportano modelli di pagamento in-app molto personalizzabili: per esempio, pagare qualcosa per sbloccare altri titoli, altri livelli di interattività, per attivare abbonamenti o ricevere altri contenuti premium, come giochi, musica o filmati. Dalla app si possono raggiungere i social network, e quindi si può premiare il lettore che parla del libro su Facebook o Twitter, magari dandogli dei crediti omaggio per i prossimi download. E il tutto tagliando fuori le librerie online e qualsiasi intermediario tra loro e il lettore.
Ma Brian Felsen, presidente della piattaforma di distribuzione Bookbaby, fa notare che "i libri-app costano moltissimo da produrre, hanno lunghi tempi di sviluppo prima di arrivare sul mercato e una volta che ci sono non è detto che riescano a essere notate, in librerie come Amazon che hanno ormai milioni di titoli".
Più positiva è l'opinione di Doris Booth, direttore editoriale di Authorlink, un importante blog editoriale: per lui, le app sbaraglieranno i formati standard, ma solo a patto che riescano a diventare cross-platform, cioè che girino altrettanto bene su telefoni e tablet di ogni sistema operativo. Ha detto niente!
Pinocchio, un bellissimo ebook-app per bambini
HTML5
Html5 non nasce per i libri, ma per il Web. E' l'evoluzione del linguaggio con cui si fanno i siti, incorpora il codice per visualizzare filmati, sincronizzare testo e parlato, suonare musica e gestire grafiche animate.
Il guaio è che i browser lo supportano, ma ancora non è stato formalizzato ufficialmente, e questo potrebbe portare problemi gravi: se alcune funzioni dovessero essere modificate o non accolte nello standard definitivo, per i siti non sarebbe un gran problema, basterà adattarli ai nuovi standard. Ma aggiornare decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di ebook venduti e scaricati sarebbe un problema non da poco. Anche se una soluzione potrebbe essere non vendere l'ebook da scaricare ma solo l'accesso in modalità cloud; così facendo l'aggiornamento sarebbe facilissimo, ma il libro non potrebbe essere letto se non c'è connessione alla rete, che invece è garantito se l'ebook HTML5 viene scaricato.
Il vantaggio per l'editore è che non c'è bisogno di un lettore software dedicato, basta il browser del tablet (per esempio il Safari di Apple o il Chrome di Google), e non ci sono tasse da pagare agli sviluppatori del software di lettura E si possono tagliare fuori dai pagamenti anche le librerie online, grazie al pagamento diretto dal libro. Il formato HTML5 è molto usato oggi per la produzione di ebook Fixed Layout, dizionari e indici. In pratica, i libri Html5 assomigliano molto alle app dedicate di lettura, solo che la app è il browser stesso.
La demo di un libro HTML5
ePub 3
ePub3 è l'evoluzione dell'attuale standard di ebook, ePub 2. Le differenze principali sono che nel libro si possono inserire contenuti multimediali e maggiore interattività, oltre a supportare molti più caratteri tipografici, cosa utilissima per i testi di matematica e per gli ebook in lingue che usano alfabeti esotici. A differenza dell'Html5, ePub 3ha bisogno di un eReader dedicato, e quindi per gli editori il modello di pricing è quello consueto: si acquista l'ebook, lo si scarica e lo si legge.
Al momento, l'Epub 3 è supportato dall'app Android di lettura di Sony, Kobo e Nook. Amazon ha qualcosa di molto simile, nome a parte: Kindle 8. Kobo e Nook hanno detto che da quest'anno ottimizzeranno tutti i loro titoli per ePub 3, ma nel frattempo che si deciano a farlo davvero, il più convinto ad abbracciare la piattaforma è l'editore Hachette.
Esperimento tutto italiano su un libro ePub 3
Ma nessuno pensa alla vista? É senz'altro comodo leggere sul proprio tablet ( non capisco sul telefono... ed ho un Note ) ma gli occhi che fine fanno? Bisogna leggere con la luce anzi due: una che punti verso il lettore ed una diffusa nella camera. Sbaglio?
RispondiElimina