Mancano pochi giorni alla terza edizione di IfBookThen, la conferenza
ideata e organizzata da Bookrepublic: appuntamento il 19 marzo, al museo della Scienza e della Tecnica di Milano in Via San Vittore, 21 per una intera giornata (dalle 9 alle 18) in cui si farà il punto sul cambiamento imposto dal passaggio al digitale e rivolta a editori, autori, agenti
letterari, distributori, librai e a chi lavora nella filiera editoriale. Conferenza di così grande successo, tanto da
diventare internazionale (Stoccolma, 21 marzo e Madrid/Barcellona, settembre, “IfBookThen è diventato il marchio in Europa intorno al quale si
sviluppano le migliori opportunità di incontro e di discussione tra coloro che
hanno a cuore il futuro dell’editoria e la sua migrazione nel contesto
digitale. Abbiamo intenzione di aggiungere altri Paesi– dichiara Marco Ferrario (nella foto) co-fondatore di Bookrepublic e
promotore di IfBookThen insieme a Marco
Ghezzi – e ci sono già contatti
avviati in Francia e Germania. Una rete di eventi locali consente a chi vi
partecipa di entrare in contatto in profondità con le comunità locali e non
solo con la minoranza di coloro che si recano agli appuntamenti internazionali.
L’idea è di espandere IfBookThen e di creare intorno ad esso un network di
persone e di iniziative a livello europeo”.
Il programma di quest’anno è costruito
intorno a 3 parole chiave: Tecnologia, Dati e Contenuti. È dalla
capacità di integrare queste tre
variabili che nasceranno le principali opportunità per glieditori;
focalizzarsi sui contenuti non sarà più sufficiente.
Verranno presentate quasi 20 case history di ingegneri, editori,
agenti, autori provenienti da diverse parti del mondo che sono tra le più innovative
in circolazione.
“Disporre di tecnologie che rendono possibile una
relazione attiva con i lettori; misurare ogni aspetto di tale relazione e
costruire una conoscenza propria e specifica dall’analisi dei dati; pensare al
contenuto come parte integrante di questo sistema è la sfida che l’edizione
2013 di IfBookThen vuole porre agli editori presenti.”
– dichiara Marco
Ferrario - “Gli editori presenti avranno l’opportunità di
confrontarsi con un gruppo emergente di innovatori che appartengono a un mondo
verso il quale potrebbero e dovrebbero rivolgere maggiore attenzione. È una
generazione di imprese editoriali che fanno innovazione su singoli specifici
segmenti verticali del business, probabilmente meglio di Amazon, Apple e Google.“
La giornata si apre con
l’aggiornamento delle ricerche sui dati
di mercato di Nielsen (David
Walter, Analista di Ricerca e Sviluppo) e A. T. Kearney– Bookrepublic
(Giovanni Bonfanti, Principal, e
Marco Ferrario, CEO di Bookrepublic).
Si passa poi alla prima delle tre
sessioni centrali: “Publishing is Technology”.
Javier
Celaya, CEO di Dosdoce (società con sede a Madrid, che
analizza l’uso delle nuove tecnologie in ambito culturale) spiega perchè investire
in tecnologia è sempre più una necessità per gli editori.
Segue la
presentazione di 5 modelli dibusiness:
- Evan
Ratcliff
(fondatore e CEO) racconta l’esperienza di Atavist, un esempio di editore nativo digitale nato a New York
poco più di due anni fa, che dispone di una piattaforma di publishing
molto sofisticata e innovativa, capace di attrarre TED, The Wall Street
Journal, The Paris Review;
- Fabienne
Riener,
responsabile operativa da Berlino di Sourcefabric, un'organizzazione no profit con un
software nata nella Repubblica Ceca, spiega Booktype,
una piattaforma open source per autori e editori;
- Ricky
Wong,
un ex ingegnere di Google di 24 anni che ha realizzato Mobnotate, un sistema per
costruire percorsi di lettura personalizzati all’interno di un testo e la
creazione di link trasversali all’interno di cataloghi molto ampi: un
libro diventa il luogo dove creare l’interesse verso molti altri libri;
- Anna Lewis (fondatrice e CEO)
racconta Valobox,
un modello che si regge sull’idea “Pay as you go”: il lettore può scegliere
di scaricare un intero libro o solo un estratto, pagando a seconda dell’utilizzo;
- Christian
Damke,
da Monaco di Baviera, presenta Skoobe,
la nuova iniziativa di abbonamento a un catalogo di libri realizzata dal gruppo
Bertelsmann; una sorta di Netflix del libro.
Il
secondo tema “Publishing is DATA”, è introdotto da Ed
Nawotka, fondatore e Editor- in-Chief di PublishingPerspectives, la
principale rivista online specializzata in editoria internazionale e spesso
definita come “la BBC del mondo librario”.
Anche su quest’aspetto dell’editoria, vengono
esplorati 5 business model:
- Andrew
Rhomberg,
fondatore e CEO di Jellybooks,
spiega che l’obiettivo è aiutare gli utenti a scoprire la prossima lettura
attraverso un sofisticato sistema di analisi e incrocio di dati realtivi
agli utenti; con l’ausilio di immagini accattivanti e la possibilità di
scaricare un sample di un ebook prima di acquistarlo.
- Giorgia
Lupi racconta
Pleens, un progetto tutto
italiano pensato e realizzato insieme a Mafe De Baggis e Filippo
Pretolani; l’idea è di offrire una piattaforma di publishing per
consentire agli utenti di legare tra loro storie, luoghi e oggetti e
costruire sui dati emergenti un modello basato sull’e-commerce e sulla
pubblicità;
- Sebastian
Posh, fondatore
e Ceo di Publishing Hurts,
presenterà un sistema di analisi del venduto in tempo reale sui principali
store internazionali, collegate a specifiche a specifiche azioni di marketing.
- Nick
Sidwell del Guardian spiegherà come vengono
realizzati gli Instant Book del quotidiano e come si costruisce un piano
editoriale analizzando i dati di lettura;
- Kat
Meyer racconta
di un editore, O’Reilly, può fare un buon uso dei
dati per conoscere e organizzare sia i propri lettori che i propri
contenuti e migliorare i risultati.
La terza sessione “Publishing is CONTENT”è presentata da Kassia Krozser,
che viene da Los Angeles e si occupa da diverso tempo dell’intersezione tra
tecnologia ed editoria.
I 5 business model:
- Helmut
Pech,
responsabile editoriale digitale dell’editore tedesco Bastei Luebbe, presenta Apocalypsis,
un progetto transmediale concepito più con la logica e l’organizzazione
del produttore che dell’editore;
- Jason
Ashlock,
giovane agente letterario di
New York, racconta The Rogue
Reader, un’iniziativa editoriale
di “self-publishing assistito” che cambia la relazione agente autore;
- Miral
Sattar,
(fondatrice e CEO) spiega l’esperienza di Bibliocrunch, un pluripremiato marketplace di servizi
letterari che associa autori a professionisti editoriali di esperienza e
qualità;
- Kate
Pullinger,
un’affermata autrice inglese che
presenta alcuni progetti di digital fiction finora autopubblicati;
- Hannes
Eder
di Publit racconta un modello innovativo
di prestito degli ebook adottato
dalle principali biblioteche svedesi.
Il programma prevede anche due
ulteriori momenti: uno dedicato all’Education,
durante il quale Bob Stein,
fondatore dell’Institute for the Future of the Book di New York,
racconterà le sperimentazioni in diversi paesi del mondo del progetto “Social Book”; e un secondo momento dedicato all’Entertainment, con i fondatori di Literary Death Match, un format
teatrale di enorme successo negli USA, dove autori si sfidano raccontando le
loro storie.
Infine, Luca De Biase e Javier
Celaya presenteranno e discuteranno di uno studio su quali relazioni sono
possibili tra editori e startup tecnologiche e quali sono sia le opportunità che
le obiettive difficoltà nello sviluppo
di tale relazione.
Il key note di chiusura è di Frank Rose, contributor di Wired USA e
“antropologo digitale” come egli stesso si definisce, che racconterà di come è possibile
coinvolgere i lettori nelle storie raccontate. Rose è autore di “The Art of
Immersion” (pubblicato in Italia da Codice con il titolo “Immersi nelle
Storie”). Intervistato da Serena Danna,
racconterà dell’evoluzione del modo di raccontare le storie, soprattutto nel
cinema e nei giochi digitali, nella direzione di portare chi fruisce della
storia dentro la storia stessa e diventarne parte.
Programma e presentazione dei
singoli speaker sono disponibili qui:
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