I dati di Prima Comunicazione fotografano una tragedia per i conti dell'editoria cartacea: il mercato della pubblicità su quotidiani e periodici segna -25% nel 2012 rispetto a un 2011 che già era un anno terribile. Calano sia le tariffe sia gli spazi. Non abbiamo dati su come vada la pubblicità sulle testate online, ma non pensiamo proprio che la situazione sia più rosea.
Dal comunicato di Prima Comunicazione:
Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un calo del -24,9%.
In particolare i quotidiani a pagamento nel loro complesso registrano -24,0% a fatturato e -12,6% a spazio.
I quotidiani Free Press nel totale hanno segnato -49,3% a fatturato e -27,3% a spazio.
I Settimanali registrano un andamento negativo sia a fatturato -20,4% che a spazio -7,5%.
I Mensili hanno indici negativi sia a fatturato -31,1% che a spazio -30,4%.
Le Altre Periodicità registrano un calo a fatturato -18,6% e a spazio -23,2%.
A soffrire di più è dunque la free press, che vede dimezzati gli introiti pubblicitari, che sono la loro principale fonte di sostentamento. E subito dopo vengono mensili e quotidiani. Nessuno si salva, nel tramonto della carta stampata.
I quotidiani Free Press nel totale hanno segnato -49,3% a fatturato e -27,3% a spazio.
I Settimanali registrano un andamento negativo sia a fatturato -20,4% che a spazio -7,5%.
I Mensili hanno indici negativi sia a fatturato -31,1% che a spazio -30,4%.
Le Altre Periodicità registrano un calo a fatturato -18,6% e a spazio -23,2%.
A soffrire di più è dunque la free press, che vede dimezzati gli introiti pubblicitari, che sono la loro principale fonte di sostentamento. E subito dopo vengono mensili e quotidiani. Nessuno si salva, nel tramonto della carta stampata.
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