Rilanciamo questo interessantissimo articolo di Affari Italiani:
Continua la migrazione: le imprese stanno dirottando gli investimenti pubblicitari dai media tradizionali a quelli digitali. E' una tendenza sempre più accentuata, che accelera anche in tempi di difficoltà economica.
Lo certifica uno studio della Duke University Fuqua School of Business. I media "classici", infatti, hanno risentito in modo massiccio della crisi. Se, fino ad agosto 2011, gli analisti prevedevano un aumento degli incassi pubblicitari nel 2012.
La prospettiva è presto cambiata: i ricercatori americani hanno certificato la flessione del 2012 e stimano un andamento severo anche nel 2013: nei prossimi 12 mesi il calo potrebbe toccare il 2,7%. Ma la pubblicità non scappa. I media digitali continuano ad attrarre investimenti. Nel settore, il 2013 sarà un anno di crescita: si stima un'impennata del 14,6%. Il budget pubblicitario destinato ai media digitali negli Stati Uniti passerà dai 42,5 miliardi di dollari del 2013 ai 60,4 miliardi del 2017. E questo nonostante le aziende taglino sul settore marketing.
In altre parole: gli investimenti calano, ma a risentirne sono soprattuto i media tradizionali, mentre il digitale continua a correre. Comincerà a volare quando saranno rimosse le ganasce della crisi.
Per approfondire
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