Non è detto che un prezzo basso, o addirittura zero, sia la strategia migliore per affrontare con successo il mondo del libro digitale. In America, dove il mercato cresce a due cifre, le strategie di pricing si evolvono rapidamente. Michael Tamblyn, responsabile dei contenuti per Kobo, vede la faccenda prezzi in modo particolarmente fluido e instabile: "Per noi il prezzo è una materia che varia di giorno in giorno, anzi, di ora in ora, di minuto in minuto".
La tendenza generale, nello scorso anno, è stata una cadta dell'8% circa a livello globale dei prezzi di copertina, ma secondo il dirigente di Kobo questa "non è una strada a senso unico". Nel primo trimestre dell'anno il prezzo medio per gli ebook venduti da Kobo è stato di 7,50 dollari, piuttosto alto, ma la tendenza è al ribasso per la pressione degli autori Indie (cioè coloro che si autopubblicano) che sottraggono lettori e quote di mercato alle organizzazioni più grandi. "Praticamente tutti i cambiamenti che vediamo sulle politiche dei prezzi dipendono dal self publishing" precisa Tamblyn. Il self publishing del resto è una gamba fondamentale per il business di Kobo: un titolo venduto su cinque viene proprio dagli autori Indie, e metà di loro usano direttamente la piattaforma self publishing di Kobo, Writing Life. Così gli Indie dettano legge, almeno suio prezzi, e attualmente i bestseller Kobo viaggiano sotto i 4 dollari, contando autoproduzioni e bestseller dei grandi editori sottoposti a robuste promozioni.
Il bestseller perde peso
Un'altro effetto, a nostro avviso molto positivo, della pressione del self publishing è la perdita di centralità dei bestseller. Se fino a pochi anni fa i primi dieci libri in classifica facevano il grosso delle vendite, lasciando letteralmente le briciole agli altri, oggi i titoli di metà classifica vendono molto di più che un tempo.
I prezzo dipende anche dal paese: gli europei sono disposti a pagare quasi il doppio degli americani: il prezzo medio di un bestseller di un grande editore venduto tramite Kobo negli Usa è appunto 4 dollari, in Inghilterra sale a 5,76, in Germania 9,90, in Francia 10,40 e addirittura 11,29 in Olanda. L'Italia purtroppo ha ancora un mercato troppo misero per entrare nella statistica.
Lo sconto batte il gratis
A complicare il quadro, sia gli indie sia i grandi editori stanno sperimentando periodici tagli dei prezzi dei loro ebook, e nascono servizi specializzati per far sapere ai lettori le occasioni di sconto: una di queste è la piattaforma BookBub, che invia ai suoi iscritti email con tutte le svendite di libri digitali. Il suo fondatore, Josh Schanker, scopre l'acqua calda quando dice che "maggiore è lo sconto, più alta è la risposta dei lettori", ma va? In particolare, sconti tra il 90 e 99% ottengono tre volte più clic degli sconti al 60%. E il bello è che, finita la promozione, le vendite si mantengono comunque più alte rispetto a prima dello sconto. Un pò più interessante, e per certi versi inaspettata, è la considerazione di Schanker sui libri gratis: "Offrire i libri gratis fa beme, dopo averne regalate a diverse copie, gli editori vendono molto di più". ma questo secondo Tamblyn non vale per tutti: "Regalate libri se siete un autore affermato con una solida base di lettori fedeli. Se siete un Indie non avrà un grande effetto cercare di regalare libri a persone che non hanno mai sentito parlare di voi".
Esiste un servizio analogo a bookbub per i libri in italiano?
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