Parola di Stephen King: "Non ho in programma un'edizione digitale per il mio ultimo libro, Joyland. Magari più avanti, ma nel frattempo invito i lettori ad andare in una libreria fisica, piuttosto che in una virtuale".
Fa scalpore la decisione dello scrittore americano, se consideriamo che è stato un pioniere dell'editoria in bit, tanto che nel 2000 è stato il primo autore di bestseller a pubblicare un romanzo esclusivamente in versione digitale.
Ma dal 2000 ad oggi il panorama editoriale americano è profondamente cambiato, e dalla fase pionieristica l'editoria digitale è diventata una colonna portante dell'industria del libro, tanto da mettere seriamente in crisi il business delle librerie: e non solo le piccole indipendenti, ma anche le gigantesche catene come Barnes & Noble, che pagano il ritardo nel mettere a punto una convincente strategia digitale con la chiusura di centinaia di punti vendita e profitti in picchiata. Quindi Joyland, in uscita negli Usa il mese prossimo, potrebbe dare una boccata d'ossigeno alle librerie di mattoni... sempre che non ci pensi la pirateria a colmare il buco: personalmente riteniamo che i lettori hanno tutto il diritto di leggere un libro come gli pare, in carta o in bit, e dubitiamo che un boccone succulento come Stephen King possa rimanere fuori dalla nuvola. La stessa Rowling ha dovuto volente o nolente fare l'edizione ebook del suo maghetto per contrastare le edizioni digitali pirata, sarà interessante vedere se King riuscirà a tenere il pallino e riservarsi il diritto di essere lui a decidere su quale supporto i suoi lettori si possono godere le sue storie. O se in quest'epoca dove chiunque con uno scanner e un po' di pazienza puo' "ebookkare" un libro di carta, saranno i pirati a decidere.
Per approfondire: Stephen King in ebook
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