Il successo degli ebook manda in crisi nera le librerie americane. nei prossimi anni Barnes&Noble chiuderà un terzo delle sue quasi 700 librerie, il mercato del libro di carta si contrae del 5%, gli ebook salgono a razzo.
Le librerie finora anno cercato di assorbire la batosta diventando salotti dove si beve caffè (sempre che la brodaglia di Starbucks possa definirsi caffè) e si leggono libri. Ma adesso anche questo caposaldo del modo americano di vivere la libreria sta saltando: se vuoi leggere, paga.
Le librerie finora anno cercato di assorbire la batosta diventando salotti dove si beve caffè (sempre che la brodaglia di Starbucks possa definirsi caffè) e si leggono libri. Ma adesso anche questo caposaldo del modo americano di vivere la libreria sta saltando: se vuoi leggere, paga.
La proposta shock ha avuto l'avvallo dei grandi editori (ma pensa) a cominciare dal gigante Harper Collins, il cui Ceo Victoria Barnsley ha definito l'ipotesi "non strampalata" (not insane nell'originale inglese).
La Barnsely dichiara alla radio inglese quello che nei corridoi delle case editrici d'oltre atlantico si sussurra da sempre: nel prossimo futuro, il mercato dei libri sarà equamente diviso, 50/50, tra ebook e carta". Una mazzata alla quale le librerie non possono sopravvivere, se continuano ad essere escluse dal mondo digitale.
Se poi ci aggiungiamo la pressione dei libri a 99 cent di Amazon, la frittata è presto fatta, e le librerie sono obbligate a cercarsi nuove entrate. Dal Canada agli Usa, le librerie hanno cercato di resistere allontanandosi dal loro core business, i libri, e vendono peluche, tazzine da caffè, addobbi per le feste, piattini e cappellini.
Ma davvero far pagare le tante persone che si siedono sulle poltrone delle librerie e leggono per ore salverà i conti delle librerie? O invece non perderanno anche l'ultimo appeal?
Passare un pomeriggio in libreria è certo più piacevole che rovistare nel catalogo online di Amazon, ma se la lettura è a tassametro sarà ancora piacevole o sarà un motivo in più per girare alla larga dalle librerie, che così oltre a non vendere libri smetteranno anche di vendere peluche e cappellini?
La Barnsely dichiara alla radio inglese quello che nei corridoi delle case editrici d'oltre atlantico si sussurra da sempre: nel prossimo futuro, il mercato dei libri sarà equamente diviso, 50/50, tra ebook e carta". Una mazzata alla quale le librerie non possono sopravvivere, se continuano ad essere escluse dal mondo digitale.
Se poi ci aggiungiamo la pressione dei libri a 99 cent di Amazon, la frittata è presto fatta, e le librerie sono obbligate a cercarsi nuove entrate. Dal Canada agli Usa, le librerie hanno cercato di resistere allontanandosi dal loro core business, i libri, e vendono peluche, tazzine da caffè, addobbi per le feste, piattini e cappellini.
Ma davvero far pagare le tante persone che si siedono sulle poltrone delle librerie e leggono per ore salverà i conti delle librerie? O invece non perderanno anche l'ultimo appeal?
Passare un pomeriggio in libreria è certo più piacevole che rovistare nel catalogo online di Amazon, ma se la lettura è a tassametro sarà ancora piacevole o sarà un motivo in più per girare alla larga dalle librerie, che così oltre a non vendere libri smetteranno anche di vendere peluche e cappellini?
Nessun commento:
Posta un commento