martedì 9 aprile 2013

Ebook, caso Harlequin: Scrittore, attenzione ai contratti, non cedere diritti digitali alla leggera!

La vicenda è americana, ma costituisce un precedente importante anche per noi. L'oggetto del contendere è semplice: l'editore ha il diritto di fare edizioni ebook anche dei libri vecchi dei suoi autori, in mancanza di un contratto che esplicitamente riserva all'autore l'edizione digitale? In passato è stato l'editore Overlook a trascinare in tribunale i nipoti di Bulgakov che non si decidevano a mollare i diritti ebook del capolavoro del nonno, Il maestro e Margherita. Harlequin è andata ancor più per le spicce, e ha unilateralmente deciso che i diritti digitali erano suoi, pubblicando parecchi libri usciti in carta tra il 1990 e il 2004, riconoscendo agli autori royalties tra il 3 e il 4%: dignitoso per un volume di carta, ma molto basso rispetto al 50% che spesso  spunta chi fa ebook negli Usa.


Gli autori hanno ovviamente fatto causa ad Harlequin, chiedendo 4 dollari a ebook (venduto a circa 8 dollari), ma hanno perso: Harlequin ha sostenuto che il conteggio del 3-4% (da 24 a 34 cent per ebook) era corretto perché non vende direttamente lei i libri digitali, ma li passa a un editore specializzato che le riconosce tra il 6 e l'8% su ogni vendita, quindi l'editore avrebbe girato ai suoi autori il 50% del ricavato.
Il tribunale le ha dato ragione, nonostante gli autori sostenessero che non si trattava di una vera cessione di diritti d'autore, dal momento che l'editore digitale non era altro che una sussidiaria che la stessa Harlequin aveva creato per ragioni puramente fiscali.

Oltre al danno, la beffa: Harlequin in una lettera agli autori ha spiegato che nessuno avrebbe mai potuto immaginare un simile successo per gli ebook (che in America sono circa un quarto dei libri) e dunque è ragionevole pagare agli scrittori ben meno del 50% del ricavato.

Gli autori italiani sono avvisati: per adesso dalle nostre parti gli ebook sono una misera fettina, l'1,5% scarso del mercato, ma cresceranno: quando si firma un contratto per un libro di carta, è importante trattare con chiarezza, nero su bianco, il valore dei diritti digitali e se non c'è l'accordo, meglio riservarseli e magari autopubblicarli in self publishing.

Per approfondire: il mestiere di scrivere

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