Il monopolio, o meglio, il duopolio Amazon/Apple non fa chiudere solo le librerie fisiche che vendono libri di carta. Manda a gambe levate anche quelle virtuali che vendono ebook. L'ultima a cadere è Books On Board, attiva dal 2006. Fino a ieri era il più grande ebook store indipendente del mondo. Una chiusura dolorosa anche per i lettori, che adesso devono affrettarsi a scaricare i libri che hanno comperato, visto che tra poco non saranno più disponibili per il download; cosa gravissima, visto che il bello del libro digitale è quello di tenerlo sul cloud del venditore e scaricarlo ogni volta che lo si vuole leggere sul device che in quel momento ci fa comodo: un ereader, un tablet, uno smartphone, alla peggio un computer.
Per la verità la libreria indipendente americana spera ancora di farcela, o almeno così dice: "Abbiamo smesso temporaneamente di vendere libri. Stiamo ristrutturandoci per competere in modo efficace contro i Golia che sono entrati nel nostro mercato: Amazon, Apple, Google, Sony and Barnes & Noble". E si dicono fiduciosi di rientrare nel mercato presto.
Market share globale per i libri digitali |
aiutano certo i lettori a fidarsi degli indipendenti, visto che da un giorno all'altro possono lasciarli a bocca asciutta, trascinando nel fallimento anche i libri che hanno regolarmente pagato e non possono più essere scaricati. A nostro avviso, la libreria paga anche lo scotto di una interfaccia utente semplicemente terribile, scomoda da usare e dall'aspetto vecchissimo. Ma non sarà certo una rinfrescata al sito l'arma per battere i giganti del Web. Amche perché agli indipendenti restano davvero solo le briciole: nel 2012, Amazon aveva in mano il 60% del mercato Usa degli ebook, Barnes&Noble il 27%, Apple il 10% in un mercato che valeva circa 3 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti.
Agli altri resta il 3%, e mica tutti sono indipendenti: tra gli "Altri" c'è anche Google!
Per approfondire: i monopolisti digitali
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