La dura condanna dell'Antitrust americana, che ha ritenuto Apple colpevole di condotte contro la concorrenza per essersi accordata con i maggiori editori mondiali per gonfiare artificialmente i prezzi degli ebook, ha conseguenze che si fanno sentire anche in Europa. Penguin Books, ormai il più grande editore del mondo, ha siglato un accordo con la Ue in cui per 5 anni si impegna a non usare il contestatissimo modello Agency, quello che ha portato Apple alla sbarra: un meccanismo che di fatto impedisce ai retailer online, a cominciare da Amazon, di applicare robusti sconti ai listini dei libri digitali e li costringe a offrirli al prezzo di copertina fissati dagli editori.

Penguin dunque per i prossimi cinque anni si impegna a usare il modello Wholesale, in cui i prezzi degli ebook e i margini per i rivenditori vengono stabiliti attraverso un negoziato tra reseller ed editore.
Penguin si impegna anche a non ricorrere alla subdola clausola MFN (Most Favored Nation), che impegna gli editori a offrire gli ebook sullo store Apple a un prezzo non superiore a quello più basso praticato da qualsiasi altro retailer online.
Il vicepresidente della Commissione europea, Joaquín Almunia, responsabile per la concorrenza, ha commentato: "Abbiamo ricostruiito un ecosistema competitivo nel mercato degli ebook".
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