“il processo produttivo del giornale mutuato dagli anni ’70 è morto: in futuro il giornale cartaceo deriverà dal web e non viceversa”.
Non è la previsione futuribile di qualche guru visionario, ma il programma editoriale, nero su bianco, del nuovo direttore del Financial Times Lionel Barber, che ridisegna completamente il quotidiano finanziario londinese, uno dei più antichi, autorevoli e letti del mondo.
Che per restare tale, riduce la carta ai minimi termini: il grosso delle risorse, dei soldi, delle firme autorevoli va sul Web, e solo una manciata di redattori si occuperanno della carta.
I numeri danno ragione al nuovo direttore: "abbiamo oltre 100mila abbonamenti digitali in più del totale delle copie vendute" fa sapere, e non nasconde che chi non si adeguerà al nuovo modo di lavorare, può fare le valigie, nel Financial Times non c'è più posto per i giornalisti vecchio stampo.
La strategia "Digital First" cambia radicalmente l'offerta informativa del FT: il focus rimarrà sul giornalismo investigativo, ma le "pagine" web diventeranno molto più dinamiche, piene di infografica, animazioni e filmati. cambierà anche il modo di lavorare, dal momento che ""I giornalisti lavoreranno anzitutto per soddisfare la richiesta di informazione nelle ore di massima audience sul web. Le vecchie "chiusure" in redazione non hanno più alcun senso. Dobbiamo pensare a un processo produttivo più simile a un palinsesto. Una volta ci concentravamo sulla "costruzione" di una pagina, ora dobbiamo adottare un approccio che assomigli al flusso di un'agenzia di stampa".
Per approfondire:
Non è la previsione futuribile di qualche guru visionario, ma il programma editoriale, nero su bianco, del nuovo direttore del Financial Times Lionel Barber, che ridisegna completamente il quotidiano finanziario londinese, uno dei più antichi, autorevoli e letti del mondo.
Che per restare tale, riduce la carta ai minimi termini: il grosso delle risorse, dei soldi, delle firme autorevoli va sul Web, e solo una manciata di redattori si occuperanno della carta.
I numeri danno ragione al nuovo direttore: "abbiamo oltre 100mila abbonamenti digitali in più del totale delle copie vendute" fa sapere, e non nasconde che chi non si adeguerà al nuovo modo di lavorare, può fare le valigie, nel Financial Times non c'è più posto per i giornalisti vecchio stampo.
La strategia "Digital First" cambia radicalmente l'offerta informativa del FT: il focus rimarrà sul giornalismo investigativo, ma le "pagine" web diventeranno molto più dinamiche, piene di infografica, animazioni e filmati. cambierà anche il modo di lavorare, dal momento che ""I giornalisti lavoreranno anzitutto per soddisfare la richiesta di informazione nelle ore di massima audience sul web. Le vecchie "chiusure" in redazione non hanno più alcun senso. Dobbiamo pensare a un processo produttivo più simile a un palinsesto. Una volta ci concentravamo sulla "costruzione" di una pagina, ora dobbiamo adottare un approccio che assomigli al flusso di un'agenzia di stampa".
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