sabato 19 gennaio 2013

Ebook al bivio: quale sarà il formato del futuro?

L'evento Digital Book World è in pieno svolgimento, e tra gli addetti ai lavori non c'è alcun dubbio: il libro digitale del futuro sarà ricco, multimediale, dinamico.  Invece non c'è nessun accordo su quale sarà il linguaggio per farli, i libri che ci aspettano: ci sono due standard in piena concorrenza, Epub3 e Html5, che supportano musica, filmati, animazione, voce narrante eccetera eccetera. Ma non c'è nessun chiaro vincitore, almeno per adesso.

 Sia Epub 3 sia Html5 nascono dall'Html, il linguaggio con cui sono scritti i siti Web, ma questo antenato comune non li rende automaticamente compatibili tra loro. Come sempre succede quando ci sono due standard concorrenti, l'industria si muove con cautela per il timore di scommettere sul cavallo perdente; la guerra tra i formati dei dvd ad alta risoluzione ha fermato per anni lo sviluppo del settore, perché le famiglie non comperavano lettori e le major non stampavano dischi finché il consorzio Blu Ray non ha vinto definitivamente la battaglia affermandosi come standard unico. 
In piccolo le cose si stanno ripetendo oggi; l'industria è cauta, fa giustpo qualche vaga promessa, come quella di Kobo e Barnes & Noble che hanno annunciato un certo supporto dell'Epub 3, ma la cosa rischia di rimanere teorica finché gli editori non faranno uscire super-ebook multimediali e interattivi per ePub 3; e finora solo Hachette si è impegnata a fare libri in questo formato. Anche perché al momento nessun eReader a inchiostro intelligente supporta l'ePub3, e tra le app per tablet quella che lo supporta meglio è iBooks, ma non è che Apple si dia poi un gran da fare a farlo sapere ai suoi utenti.


Html5 ha il vantaggio di non aver granché bisogno di app speciali di lettura, basta un browser Web, ma non è che un browser web sia necessariamente l'applicazione migliore per leggere un libro. E' vero che sarebbe un modo moderno di leggere e si otterrebbe il massimo della praticità dalle applicazioni cloud, quelle che "registrano" i nostri ebook su Internet e ci permettono di leggerli quando ci pare e dove ci pare, su un tablet, su un computer, su un cellulare, su un televisore e anche su un ereader, grazie ai lettori cloud per Kobo e per Kindle. 
Il buffo è che questi lettori cloud sono stati creati per aggirare l'obbligo imposto da Apple di passare da iTunes per scaricare qualunque tipo di contenuto a pagamento, e adesso rischiano di dare un vantaggio notevole a Kobo e Amazon sulla stessa Apple.

Purtroppo però i lettori Html5 nella stragrande maggioranza dei casi non permettono di leggere bene gli ebook Epub3. Ma non sarà difficile svilupparne uno compatibile con entrambi i formati: dopotutto, alla base c'è sempre l'Html, uno dei linguaggi più usati e diffusi al mondo. Scommettiamo che entro fine anno avremo gli ebook dinamici di seconda generazione e non dovremo minimamente preoccuparci di come sono stati scritti?

Per saperne di più

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