Il 28 novembre la
Galleria Arnaldo Pavesi inaugura la mostra dedicata ai lavori di Karel Thole
dal titolo Mostri, Alieni & Co – Insospettabili Bellezze. Dopo il
successo della mostra tenuta in marzo, Karel
Thole – Creatore di Universi, con oltre settanta illustrazioni realizzate
per Urania, Vampir, Oscar Mondadori e i Classici della Fantascienza, i
protagonisti di questa nuova esposizione sono i mostri.
E quelli di Karel Thole
non sono solo esseri grotteschi e minacciosi, ma emblemi delle paure dell’uomo,
rappresentazioni raffinate di una psicologia complessa e profonda. Particolare
e mai banale, originale e mai scontato, pur nella gran quantità di opere
prodotte nel corso della sua lunga carriera. Ognuno di noi, infatti, tra i
lavori dell’illustratore potrebbe riconoscere il proprio mostro, quello che ha
tormentato i nostri sogni di bambini e che ancora tormenta quelli da adulti.
Occhi, scacchiere, volti
femminili divisi a metà, quasi a voler indicare la dicotomia
bene-umano/male-alieno, ma mai in modo prevedibile. Non manca l’erotismo,
sempre sottile e raffinato. Questi i temi che spesso ricorrono nei lavori del
Maestro.
Thole non si risparmia
neanche sugli sfondi: il contesto in cui si inseriscono i protagonisti delle
cover è costituito in alcuni casi da ambienti geometrici e claustrofobici, in altri
dal freddo vuoto cosmico, in altri ancora da lande desolate, sempre trattate in
modo originale.
Non manca l’ironia,
anche questa mai scontata. Ecco che la cover del numero 815 di Urania dal
titolo 44 microstorie di fantascienza
è rappresentata da una grande mano che sbuca dal terreno stringendo fra le dita
un microlibro; il numero 660, invece, Cosa
nostra che sei nei cieli da un uomo in tenuta mafiosa su una nuvola.
Ironico anche il numero 475, Colossus,
con una mastodontica Statua della Libertà in versione robot-alieno.
Le cifre dell’artista
sono senza dubbio sintesi e immediatezza. Guardando le sue illustrazioni è
impossibile non sentirsi in qualche modo già dentro la storia: la suggestione
viene trasmessa dall’unione tra cromia, composizione spaziale e quell’attimo di
terrore congelato su carta che poi ognuno di noi svilupperà nella propria
mente.
Talvolta la
corrispondenza fra il titolo e l’illustrazione è chiara e diretta, in altri
casi indiretta ed evocativa.
L’immagine cattura il
lettore e non lo abbandona per tutto il racconto, anzi, diventa essa stessa un
racconto visivo con dettagli e atmosfere a volte spettrali e tenebrose, a volte
sinistramente “normali”, dove normale in fantascienza è solo l’apparenza prima
dell’incubo…
Galleria Arnaldo Pavesi
via Gudo D'Arezzo 17
MILANO
0287398953
www.pavesicontemporart.com
Galleria Arnaldo Pavesi
via Gudo D'Arezzo 17
MILANO
0287398953
www.pavesicontemporart.com
Nessun commento:
Posta un commento