mercoledì 11 luglio 2012

L'Italia si porta i suoi acciacchi nel mondo digitale

Eccesso di burocrazia inutile e ritardo nei pagamenti sono i due classici mali italiani, due siluri che srtanno mandando a picco l'economia "reale". E che si sentono anche nell'economia virtuale.

Un piccolo esempio.
Io faccio libri digitali usando una piattaforma italiana di self publishing e libri di carta usando una piattaforma canadese.

Entrambi i servizi, italiano e canadese, sono pratici, convenienti, molto ben fatti, precisi e affidabili.
POI viene il momento di farmi pagare.

Il servizio canadese mi deve circa 300 euro.
Il giorno stesso della scadenza contrattuale me li trovo su Paypal. Punto.

Il servizio italiano me ne deve una cinquantina.

Devo farmi i conti del trimestre.
Devo scrivere e stampare una fattura.
Devo appiccicare sulla fattura una marca da bollo.
Devo infilare la fattura nella busta.
Devo mettere il francobollo sulla busta (e ho già buttato via tre euro dei 50 che mi devono).
Devo imbucare la lettera (a trovare la buca, chiaro, ormai sono in via d'estinzione come i panda)
Aspetto che paghino.
Tre mesi dopo, sollecito,
Mi dicono che solleciteranno a loro volta.
Aspetterò.
Sto ancora aspettando.

Nel senso che sto aspettando che il servizio canadese apra anche agli ebook in italiano (al momento gestiscono solo inglese e francese). Possibile che come sempre uno non debba far altro che aspettare con impazienza il momento in cui poter usare servizi stranieri e liberarsi quelli italiani?
Ed è pure un peccato, perché sul piano tecnico la piattaforma italiana va benissimo, mi ci trovo bene, è fatta da persone competenti e in gamba. Sì, lo ammetto, è fatta meglio di quella canadese.
Ma poi saltano fuori i diavoletti italiani, burocrazia e ritardi.

Per fortuna che questi tra poco si potranno risolvere "con un semplice clic del mouse", come si diceva negli anni 80. Nel cyberspazio, Canada e Italia sono molto vicini. Praticamente, due paesi in uno. Ma uno funziona, l'altro... aspetterò.

4 commenti:

  1. Burocrazia e ritardi, ma anche la scarsa disponibilità ad accettare i cambiamenti: all'estero ci si preoccupa se sono più green i libri digitali o quelli cartacei www.creuzanews.com/?p=1403... mentre in Italia il problema è invece la mancanza di lettori

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  2. Pure quello è un problema che il tempo sanerà: basta che i sistemi di traduzione automatica crescano un pochino, e chi se ne frega di quanto leggono gli italiani? :D

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  3. [Disclaimer: sono il direttore generale di Simplicissimus Book Farm, e il servizio di self publishing, Narcissus, è quello di cui parla Luca nell'articolo]

    Luca, purtroppo hai ragione, in parte siamo legati dalla burocrazia, e in parte ci stiamo mettendo anche del nostro con un po' di ritardi cumulati.
    Di buono c'è che stiamo lavorando a una soluzione radicale del problema che dovrebbe semplificare alla base la mole di documenti da produrre e consentirci di automatizzare i pagamenti.

    Ci vorrà ancora qualche settimana, ma a questo punto spero di far prima dell'arrivo dei canadesi, e magari riuscire a 'strapparti' a loro anche dal POD! :)

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  4. oh, io parlo del peccato, non del peccatore: non è certo colpa vostra se la burocrazia burocrateggia, quel che è un peccato è che poi alla fine la concorrenza straniera diventa insostenibilie. Il problema è politico, per questo che non ho mai citato né voi né nessun altro servizio: la fesseria del bollo sulle fatture voi la subite quanto ola subisco io, siamo nella stessa barca

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