Complice lo sciopero della metro, sono su un lentissimo autobus che arranca verso il centro di Milano.
Ho anche dimenticato a casa l' ipad, così questo post lo sto scrivendo con un modestissimo cellulare Android.
E per rendere il viaggio meno noioso, sul telefonino sto leggendo un vecchio Urania, "la lunga morte del colonnello Porter".
La voglia di rileggere l'allucinante vicenda dell'ufficiale divorato vivo dall'interno dalle larve aliene mi è venuta postandone la copertina in una discussiome sul governo: il titolo ben si prestava a rappresentare l'agonia dell'esecutivo scilipoti-berlusconi.
Sono dunque incappato in un file pdf che qualche volenteroso pirata aveva ricavato dal romanzo. Ho scaricato da Internet la scansione della copertina e con Calibre in pochi minuti ho ottenuto il mio Urania ebook personale.
Una operazione di dubbia legalità, ma a mia parziale discolpa posso dire che a suo tempo l 'Urania l'avevo comperato, non me ne perdevo uno, quindi l'obolo al diritto d'autore quando ho potuto l'ho versato.
Fa davvero impressione leggere space opera su un ebook da taschino; ti sembra di leggere proprio come leggerebbe il protagonista sel romanzo. Anzi,ti sembra di essere tu il protagonista che legge la sua storia sul comunicatore della sua astronave.
Persino una storia un po' scombinata come quella del colonnello Porter prende tutto un altro gusto.
Se poi si interrompe la lettura per condividerla nel cyberspace, altro che Matrix: rileggere un vecchio Urania da guerra fredda diventa una esperienza cyberpunk. Praticamente, caschiamo dentro al libro.
Ora però proverò con uno dove il protagonista fa una fine meno orrenda, mi sento prudere tutte le budella, saran mica le larve dei Testarossa? :D
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