giovedì 11 ottobre 2012

Il francese, l'americano, l'indiano e il futuro dell'ebook

A Francoforte si sono riuniti attorno a un tavolo gli alti papaveri di Barnes & Noble, Kobo e Google, i francesi di Fnac e gli indiani della catena di librerie Indiaplaza per raccontarsi come sta andando nei diversi paesi il mercato dei libri digitali.
Ottimista Michael Serbinis, ceo di Kobo, che dice: "I clienti sono pronti a pagare in cambio di ebook di vaklore. Vediamo davanti a noi un business in grande salute". Quanto ai prezzi, dopo la bufera della causa che ha visto coinvolta Apple e cinque sei più grandi editori mondiali, accusati di far cartello per tenere i prezzi alti, Serbinis minimizza: "il cambiamento dei pricing model sono solo fluttuazioni in una evoluzione a lungo termine". Sul fatto che la qualità paga è d'accordissimo Jamie Iannone, presidente della divisione digital products di Barnes & Noble: "i clienti sono felici di pagare per ebook, se dietro c'è un lavoro di qualità.


Per Santiago de la Mora di Google  Europa,gli ebook sono all'inizio di un percorso che li porterà a raggiungere "un valore tremendamente superiore a quello del libro di carta", grazie a funzioni come "translations, locations, definitions and highlight": non è arabo, sono semplicemente nuove funzioni  (guarda caso) appena implementate nell'ultimo aggiornamento di PlayApp per Android. Sostanzialmente significa che  se l'utente seleziona una parola si apre un dizionario o wikipedia che gli spiega il significato, se clicca sul nome di un posto si apre la mappa di quel luogo. "l'ebook è un must per l'industria editoriale, perché in certi casi estende le potenzialità del libro stampato" conclude. 
Dall'India Venkat Valliappan, capo di Indiaplaza.com, dice che è fondamentale che i prezzi degli ebook restino bassi nel suo paese:  “Gli editori internazionali vendono in India libri a prezzi molto più bassi che altrove, e lo stesso dovrebbero fare per gli ebook”, e c'è da capirlo. 

I francesi snobbano gli ereader che piacciono agli indiani. E viceversa
 Elodie Perthuisot di Fnac invece non è per nulla preoccupata dei prezzi degli e-reader:  “I nostri clienti forti lettori quando vogliono un ereader, vogliono un ereader che legga solo libri, punto. E non ne fanno una questione di prezzo ma di contenuto. Così non si fanno problemi a spendere trenta euro in più per comperare l'ultimo modello”. Gli indiani hanno esigenze diverse, la rimbecca Valliappan: "Da noi invece un erearder che legge e basta non avrebbe successo. Gli indiani vogliono macchine polifunzionali". Comunque sia, almeno in casa Kobo gli ereader vanno forte: "vediamo una crescita a tre cifre nel settore e-reader a inchiostro intelligente" dice Sebrinis, e rivendica che gli utenti di device Kobo comperano cinque volte più libri digitali di coloro che usano la app Kobo su altre macchine; cosa mai significherà questa affermazione è difficile dirlo, magari semplicemente che la app Kobo delude mentre il lettore piace? 
Google i lettori a inchiostro intelligente non li fa. In compenso fa Android per smartphone, quindi non sorprende che De la Mora porti acqua al robottino: “Nel mondo ci sono più di un miliardo di smartphone. Sarà il consumatore a decidere su quale macchina vuole leggere il libro, ma gli editori devono fare in modo che qualunque cosa scelga, gli sia facile accedere ai contenuti”.

Nessun commento:

Posta un commento

CHI SIAMO

Esploriamo insieme le potenzialità del libro elettronico: ecologico, democratico, ricco, multimediale, affascinante.
Sarebbe un peccato pensare al libro elettronico semplicemente come a un modo complicato per leggere libri nati e pensati per la carta.
L'ebook non è un libro con l'interruttore. È un modo totalmente nuovo di scrivere, di fare cultura, intrattenimento e letteratura.
Pennyebook, amici dell'ebook nasce per sperimentare le scritture del nuovo millennio, per riempire di contenuti i lettori digitali, per inventare una nuova arte.

CONTATTI

luca@masali.com

Editor: Luca Masali
Direttore editoriale: Angela Andò