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lunedì 12 marzo 2012

Preferisci il monopolio di Amazon o quello di Apple?

Steven Pearlstein, editorialista del The Washington Post, riassume con la battuta "scegli il tuo monopolio"  le voci secondo cui il Dipartimento di Giustizia Usa stia per processare Apple e alcuni dei più grandi editori mondiali accusati di aver fatto cartello per tenete artificialmente alti i prezzi degli ebook.  La tesi è che i due colossi tirano acqua al loro mulino, ognuno cercando di imporre il modello che gli fa fare più soldi possibile: Amazon spinge al modello wholesale, cioè "all'ingrosso", basato su sconti tali da mettere fuori gioco qualsiasi libreria indipendente, e funziona particolarmente bene per i libri stampati; Appe invece spinge sul modello agency, in cui chiede un sostanzioso sconto fisso per sé, superiore a quello accordato a qualunque altro venditore, una strategia che garantisce enormi vantaggi per i libri elettronici.
Pearlstein, da buon liberista, chiosa che "(per il modello Amazon) è bello poter comperare libri a 9,99 dollari, ma non se ciò significa accettare un monopolio di Amazon che metta fuori gioco la libreria sotto casa, e d'altra parte (col modello di) Apple, il monopolio può scoraggiare i rivenditori ad adottare diversi modelli di business o politiche di prezzo".  

Il Masali, che liberista non è, ma pessimista sì, la vede più nera ancora. Chiunque vinca, tra Apple e Amazon, creerà un monopolio mondiale. E nel monopolio, vince solo il monopolista: perderà l'autore, che si vedrà di nuovo ridurre i suoi margini di diritto d'autore sotto il 10%. E soprattutto perderemo noi lettori, che saremo costretti a comprare ebook a 20 euro. O a piratarli, ovvio

Android, se ci sei, batti un colpo.

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